
Jordan Jeffrey Baby, trovato morto il 12 marzo 2024
Pavia, 19 giugno 2025 – Era accusato di una violenza sessuale nel carcere di Torre del Gallo, a Pavia, ai danni di Jordan Tinti, 26 anni, il trapper noto come Jordan Jeffrey Baby, trovato morto il 12 marzo 2024 in una cella della casa circondariale pavese. L'imputato, un detenuto di 51anni che si trova attualmente recluso a Cremona, è stato però assolto oggi durante il processo con rito abbreviato celebrato a Pavia. Un'assoluzione con formula dubitativa, in base al comma 2 dell'articolo 530 del codice di procedura penale.
Per questa vicenda inizialmente la Procura di Pavia aveva chiesto l'archiviazione ma il giudice Luigi Riganti l'aveva respinta, accogliendo l'opposizione dell'avvocato Federico Edoardo Pisani, legale della famiglia di Jordan. Il caso si è così riaperto, con l'imputazione coatta del compagno di cella di Jordan, che oggi è stato assolto.
L’accusa
La pubblica accusa aveva chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi, con lo sconto previsto dal rito alternativo rispetto a una pena base di 4 anni. Una sentenza che ha molto amareggiato i genitori di Jordan, presenti in tribunale a Pavia, e anche il legale della famiglia.
"Impugneremo questa decisione a prescindere dalle motivazioni - ha commentato l'avvocato Pisani -. È una vicenda allucinante. Prima c'è stata un'indagine condotta male conclusa con una richiesta di archiviazione, di fronte alla quale però un giudice si è opposto chiedendo un'imputazione coatta. E oggi, incredibilmente, un altro giudice ha assolto l'uomo che si è reso colpevole della violenza, come emergeva chiaramente dalla denuncia di Jordan, dalle dichiarazioni rese da due agenti di custodia e da un altro testimone, e anche dai certificati medici dell'infermeria del carcere dove era stato condotto Jordan".

La morte
Intanto si attendono ancora sviluppi dall'inchiesta sulla morte di Jordan: inizialmente si pensava che il giovane si fosse suicidato, ma è stato aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo.
Nello scorso autunno Gianmarco Fagà, l'altro trapper (Traffik) finito in cella con Jordan (entrambi accusati dell'aggressione di un operaio a Carnate che poi era stato rapinato), è stato condannato a tre anni e un mese di reclusione perché ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti del 26enne.