MANUELA MARZIANI
Cronaca

Jordan Jeffrey Baby ha subito violenze da Traffik? Accuse e dietrofront nel caso del trapper morto in carcere

All’udienza a porte chiuse anche il padre di Jordan Tinti, il trapper di 26 anni trovato senza vita. Gianmarco Fagà, noto come Traffik, è accusato di maltrattamenti

Jordan Jeffrey Baby aveva 26 anni

Jordan Jeffrey Baby aveva 26 anni

Le ipotesi accusatorie sono state confermate anche in aula. Un teste del processo nei confronti di Gianmarco Fagà, il trapper noto come Traffik accusato di maltrattamenti nei confronti di Jordan Jeffrey Baby, Jordan Tinti all’anagrafe, ha raccontato gli episodi di violenza e le vessazioni subiti durante la detenzione dal 26enne che il 12 marzo si è tolto la vita in carcere.

Un altro testimone ha raccontato d’aver subito delle presunte minacce da Fagà e il compagno di cella del trapper, invece, ha ritrattato cambiando completamente la versione fornita durante le indagini preliminari. "Non si sa se questo teste abbia mentito prima, in fase istruttoria – ha detto il legale della famiglia, l’avvocato Federico Edoardo Pisani –, se abbia subito anche lui delle minacce. Di certo non è facile per un detenuto testimoniare a un processo. Gli sono state mosse delle contestazioni e gli atti saranno trasferiti in procura". All’udienza, che si è svolta a porte chiuse, era presente il padre di Jordan, Roberto Tinti, ma non l’imputato.

“Non è stata un’udienza semplice per il padre di Jordan – ha aggiiunto il legale –, ma lo avevo preparato. I maltrattamenti oggetto del processo risalgono alla fine del 2022 e l’inizio del 2023 e non sono strettamente correlati alla morte di Jordan. Potrebbero avere un avuto un riflesso indiretto. Se il giovane si fosse tolto la vita volontariamente si potrebbe cercare di capire quanto abbiano influito". Nella prossima udienza fissata per il 13 settembre saranno ascoltati ancora due testimoni, poi si procederà al dibattimento e molto probabilmente si arriverà anche a una sentenza.