Il trapper Jordan Jeffrey Baby trovato morto nel carcere di Pavia: lì aveva detto di essere stato violentato

Condannato per rapina aggravata, “era stato rimandato a Pavia dalla comunità terapeutica perché trovato in possesso di un telefonino e di un pacchetto di sigarette”, spiega l’avvocato del giovane di 26 anni

Jordan Jeffrey Baby aveva 26 anni

Jordan Jeffrey Baby aveva 26 anni

Bernareggio (Monza Brianza), 12 Marzo 2024 – Il trapper Jordan Jeffrey Baby, nome d’arte del ventiseienne Jordan Tinti di Bernareggio in Brianza, è stato trovato morto questa mattina nel carcere di Pavia. Sulla base del modo in cui è stato trovato il cadavere, sembra che si sia tolto la vita.

Il giovane era stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per rapina con l’aggravante della discriminazione razziale nei confronti di un uomo di 42 anni, un operaio originario della Nigeria, a cui insieme a Gianmarco Fagà, noto come Traffik, romano, 26 anni, avevano sottratto nell’agosto scorso la bici e lo zaino alla stazione ferroviaria di Carnate. L’episodio, aggravato da insulti razzisti, era stato filmato e il video era stato pubblicato su YouTube.

L’affidamento terapeutico

A fine novembre scorso Jordan Tinti aveva ottenuto la misura dell’affidamento terapeutico ed era stato scarcerato e trasferito in una comunità per tossicodipendenti. “La misura è stata poi sospesa dal magistrato di sorveglianza perchè nella sua stanza sarebbero stati trovati un telefono cellulare e delle sigarette”, ha spiegato il suo difensore, l’avvocato Federico Edoardo Pisani. 

“Jordan – ha aggiunto il legale – è stato riportato nel carcere di Pavia, lo stesso in cui aveva denunciato di essere stato violentato e maltrattato. Ci sono due procedimenti in Tribunale a Pavia. In uno siamo costituiti parte civile. Nell'altro ci siamo opposti alla richiesta di archiviazione”.

Aveva bisogno di aiuto

In quel carcere il ventiseienne aveva già tentato di togliersi la vita. “L'ho sentito al telefono ieri pomeriggio alle 17 e ci siamo lungamente parlati e l’ho rassicurato. Invece stamattina mi ha telefonato suo padre in lacrime dicendomi che era morto – continua il legale – Jordan aveva solo bisogno di essere aiutato. Era vittima dello stesso personaggio che si era costruito. Era una delle persone più educate che io avessi mai conosciuto”.

Aperta un’indagine

Su questa tragedia verrà aperta un'indagine. “La cosa strana è che avevo saputo che aveva appena avuto un contatto con un discografico. Suo padre e io chiederemo che venga faccia chiarezza sulla sua morte”, conclude l'avvocato. In giornata, il legale ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto per fare chiarezza su quanto accaduto a Tinti.

Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 199 284 284 oppure via internet a questo link, tutti i giorni dalle 10 alle 24. Puoi anche chiamare i Samaritans al numero verde gratuito 800 86 00 22 da telefono fisso o al 06 77208977 da cellulare, tutti i giorni dalle 13 alle 22.