
Una delle ultime manifestazioni di protesta dei lavoratori della St di Agrate
Agrate, 28 luglio 2025 – Il giorno più lungo per Agrate. Oggi pomeriggio, a Roma, si deciderà il futuro del sito di St Microelectronics, il più importante finora nel Paese, “ma nel piano presentato dall’azienda il 10 aprile destinato a essere pesantemente ridimensionato”, ricordano i sindacati. Le organizzazioni hanno già dettato le condizioni senza le quali “non si va da nessuna parte: ritiro dei 1.500 esuberi e investimenti in Brianza”.
“Il Gruppo si prenda finalmente la responsabilità di mettere sul tavolo tutti i numeri, perché finora non l’ha fatto – ricorda Enrico Vacca, segretario provinciale della Fim-Cisl – ci auguriamo che la recente acquisizione di Npx significhi nuovi fatturati per l’Italia e non sia l’occasione per spostare all’estero altre produzioni”. La situazione “in St rimane grave – aggiunge – nella difficoltà generale dei semiconduttori, perde più dei concorrenti e non riesce a intercettare in alcun modo la risalita. Siamo di fronte a un management che ha fallito gli obiettivi e ora risolve scaricando i costi dei propri errori sui lavoratori”.

“Non solo – aggiunge – hanno avviato l’attuazione sotterranea del loro piano: da settimane, infatti, i dipendenti vengono chiamati per discutere le condizioni di uscita, al di fuori di ogni procedura”. Diversi gli scenari che si prospettano per la riunione alla quale parteciperà anche il ministero dell’Economia, azionista con il governo francese di St.

“Adolfo Urso aveva chiesto un disegno complessivo dopo l’accordo su Catania – ricorda Pietro Occhiuto, segretario della Fiom-Cgil Brianza – con un un posto altrettanto importante per Agrate. Vedremo se il pressing del governo ha dati i suoi frutti”. Anche la Regione è schierata, è dal primo incontro al Mimit in primavera che punta “sulla revisione profonda delle prospettive in Brianza”, indicando come priorità “la salvaguardia dell’occupazione e il rilancio del polo di via Olivetti”. Uilm e Usb sottolineano che “un’azienda che incassa fondi pubblici non può utilizzare i soldi per licenziare”, riferendosi alle risorse del Pnrr incamerate dal Gruppo.
Sul caso, i 5 Stelle brianzoli hanno presentato un esposto alla Procura europea. Tanti tasselli che devono comporsi in un solo puzzle: “Il ruolo – conclude Occhiuto – che Agrate avrà da qui in poi. È evidente che loro abbiano in mente un compito da gregario, noi ribadiremo che non se ne parla nemmeno”.