
Il ministro per l’Economia. Giancarlo Giorgetti è stato invitato da 23 sindaci dell’area della St di Agrate a chiarire la posizione del governo sul futuro del sito
Ventitré sindaci chiedono alla Regione di convocare Giancarlo Giorgetti per affrontare con il ministro in audizione la crisi di St. Scopo dell’incontro "discutere della tutela del sito di Agrate", spiega la lettera, in calce le firme dei primi cittadini a partire da Simone Sironi, che ospita il sito. Al suo fianco, Vimercate, Bellusco, Usmate Velate, Carnate, Ornago, Cavenago, Sulbiate, Bernareggio, Carugate, Busnago, Lesmo, Bussero, Cornate d’Adda, Gorgonzola, Gessate, Burago, Vimodrone, Basiano, Ronco Briantino, Triuggio, Pessano con Bornago e Cambiago. C’è anche una fetta importante di hinterland, tanti lavoratori della multinazionale dei semiconduttori abitano in provincia di Milano "e la riduzione del personale prevista dal piano industriale avrebbe un impatto su tutto il territorio", chiariscono. Condizionale d’obbligo perché le istituzioni stanno facendo pressione sui vertici aziendali per ottenere un cambio di prospettive. E il primo a chiederlo è stato l’assessore allo Sviluppo Guido Guidesi. Adesso, i comuni vogliono ribadire al titolare del Mef, azionista del colosso del chip insieme al governo francese, "la centralità del polo brianzolo nel quadro della politica industriale nazionale e regionale; assicurare la tutela dei livelli occupazionali e la continuità di investimenti adeguati e duraturi; promuovere un confronto trasparente e costruttivo tra tutti gli attori coinvolti: istituzioni, azienda, parti sociali e comunità locali". Il Pd spinge la richiesta. "In sostanza i sindaci chiedono che il governo chiarisca una volta per tutte il proprio indirizzo su Agrate, su Catania lo conosciamo – sottolineano il consigliere regionale brianzolo Gigi Ponti, Silvia Roggiani, segretaria regionale dem, e Vinicio Peluffo, vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera – . Parliamo di 5mila dipendenti coinvolti di cui 1.500 a rischio. Non possiamo perdere così tanti posti di lavoro. Giorgetti deve venire in Consiglio regionale, non bastano le rassicurazioni, che per ora non hanno prodotto risultati". "Un’iniziativa più che opportuna – aggiungono i dem –. È arrivato il momento in cui la rilevanza della questione dal punto di vista occupazionale e l’importanza del settore specifico non possono più prevedere una gestione ordinaria della vicenda. Il Governo, che è socio di St, deve spiegare cosa accadrà in Brianza perché, nonostante tutte le sollecitazioni, la società non ha cambiato strada". "Prima di entrare in una fase di non ritorno – concludono – deve essere chiaro cosa Palazzo Chigi chiede all’azienda e deve essere fatto alla luce del sole, di mesi dall’apertura della crisi ne sono passati parecchi. Pensiamo che la collaborazione tra istituzioni sia fondamentale e questa può essere un’occasione di lavoro comune e condiviso nell’interesse del personale e della nostra regione".