BARBARA CALDEROLA
Economia

Alla StM di Agrate Brianza gli esuberi salgono a 5mila, “ma la società non si dividerà”. L’allarme dei sindacati

Prima i tagli erano 2.800, 1.200 nel solo stabilimento di Agrate. Il ministro Urso smentisce le speculazioni su un ipotetico spacchettamento: “Sono fake news”

L’ad di StMicroelectronics Jean-Marc Chéry è espressione della parte francese dell’azienda

L’ad di StMicroelectronics Jean-Marc Chéry è espressione della parte francese dell’azienda

Agrate Brianza (Monza), 5 giugno 2025 – I sindacati rilanciano l’allarme, “urgente il tavolo al ministero su St”, il governo smentisce l’ipotesi di una scissione della multinazionale dei semiconduttori e il ceo Jean Marc Chéry annuncia a Parigi il raddoppio degli esuberi, non più 2.800 a livello globale, come detto il 20 novembre al Capital Markets Day, ma cinquemila nei prossimi tre anni. E il titolo vola in Borsa. Un nuovo terremoto scuote il colosso del chip, il solco che separa manager e metalmeccanici è sempre più profondo. In gioco c’è il destino del sito di Agrate, 5.300 dipendenti, finora cuore e motore del Gruppo. 

L'ad di StMicroelectronics Jean-Marc Chéry è espressione della parte francese dell’azienda; a destra il ministro Giorgetti
L'ad di StMicroelectronics Jean-Marc Chéry è espressione della parte francese dell’azienda; a destra il ministro Giorgetti

L’intervento del ministro 

Al termine di una giornata convulsa è intervenuto Adolfo Urso a relegare nel campo delle fake news l’opzione circolata ieri di una divisione della società fra holding e industria – con focus su automotive e digitale - alla quale starebbero lavorando i due governi azionisti: Italia e Francia. “La separazione delle attività di StMicroelectronics è una notizia del tutto infondata - ha detto il ministro delle Imprese -. La nostra intenzione, c’è anche il Mef, semmai è di rafforzare Stm sul piano internazionale non certo di smembrarla”. La dichiarazione è arrivata dopo una richiesta congiunta delle segretarie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Usb di aprire subito il confronto al ministero. Lettera spedita anche al ministro Giancarlo Giorgetti. 

La rabbia dei sindacati 

“Non è accettabile la dichiarazione della multinazionale nell’audizione in Regione Lombardia di un esubero di circa 1.200 dipendenti su Agrate a fronte del completamento dell’investimento sui 12 pollici – sottolineano le sigle -. Come è inaccettabile che il dialogo sul piano industriale non sia iniziato. Gli investimenti in ricerca, nuovi prodotti e processi, sostenuti anche con risorse pubbliche, sono necessari e urgenti e dovranno avvenire senza riduzione di personale”. 

Uno dei reparti produttivi del sito Stm di Agrate Brianza
Uno dei reparti produttivi del sito Stm di Agrate Brianza

Il piano industriale 

Servono “conferme sui tempi di sviluppo delle previsioni a Catania, certezze sul mantenimento occupazionale e industriale in Brianza e in tutti i siti italiani. Il progetto per come ci è stato illustrato – ancora i metalmeccanici - è inammissibile, chiediamo di sederci subito al tavolo”. L’altro ieri era stato lo stesso Urso a dettare a St le condizioni per chiudere “entro l’estate il nuovo piano industriale”. “Abbiamo aperto un confronto serrato con l’azienda – ha chiarito il ministro - anche grazie al supporto dei sindacati e con il concorso della Regione, l’obiettivo è garantire ad Agrate una prospettiva di sviluppo significativa”.