Usmate Velate (Monza Brianza), 2 ottobre 2024 – La Procura di Monza ha chiesto il rinvio a giudizio dei nove indagati coinvolti nell'inchiesta sulla presunta corruzione urbanistica al Comune di Usmate Velate. Era il 29 aprile scorso quando i finanzieri del comando provinciale di Monza avevano eseguito le ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e sei agli arresti domiciliari, emesse dalla gip del Tribunale di Monza Angela Colella su richiesta del pm monzese Carlo Cinque.
Gli indagati
In carcere erano finiti il funzionario responsabile dell'ufficio tecnico usmatese Antonio Colombo e gli imprenditori Galdino Magni e Alberto Riva, mentre agli arresti domiciliari erano andati il "geometra di Silvio Berlusconi" Francesco Calogero Magnano, gli altri imprenditori Antonella Cantù, Donato Magni e Luigi Roncalli e pure Annabella e Giovanni Beretta, rispettivamente compagna e cognato di Colombo.
L’inchiesta
I reati ipotizzati a vario titolo sono quelli di concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, emissione di fatture per operazioni inesistenti e frode fiscale. Secondo l'accusa, il responsabile del settore territorio ed ambiente avrebbe trasformato la destinazione urbanistica, da agricola a produttiva ed edificabile, di alcune aree, con un evidente aumento del loro valore economico.
Il tutto in cambio di tangenti attraverso il pagamento di false fatture a una società dei familiari di Antonio Colombo ma riconducibile al funzionario stesso.
Per il costruttore Alberto Riva era poi scattata un'altra ordinanza cautelare in concorso con Antonio Colombo per un cantiere di tre palazzine da tre piani l’una in via di ultimazione in via Manara. La data dell'udienza preliminare non è stata ancora fissata. Ma con la conclusione delle indagini il pm ha fatto alleggerire tutte le misure cautelari per gli indagati, compreso Colombo che, dopo quasi quattro mesi, ha ottenuto la scarcerazione in cambio degli arresti domiciliari.