NICOLA PALMA e MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Taser agli agenti della polizia locale di Milano: via alla sperimentazione di sei mesi

Due pattuglie di ghisa per turno. Ad agosto 2024 il via libera della Giunta con regolamento e linee guida operative condivise con Ats. Ora parte il periodo di prova per l’utilizzo della pistola a impulsi elettrici: inizia il Radiomobile

Il taser troverà spazio in via sperimentale nei cinturoni di due equipaggi per turno

Il taser troverà spazio in via sperimentale nei cinturoni di due equipaggi per turno

Ore 15 di ieri, siamo in via Murat. “Aiuto, mi ammazzano”, urla un uomo dal terzo piano di un palazzo. Due ghisa della Zona 9 salgono di corsa le scale e si imbattono nell’aggressore, che a quel punto rientra in casa: “State indietro, andatevene”, li minaccia con un coltello in pugno. A quel punto, i vigili tirano fuori dalla fondina l’arma di ordinanza per intimare al quarantacinquenne egiziano M.M. di abbassare la lama; lui inizialmente non cede, ma poi si stende sul pavimento per farsi ammanettare. Un caso di scuola da taser. Che, manco a farlo apposta, proprio da oggi troverà posto in via sperimentale nei cinturoni di due equipaggi per turno (mattina e pomeriggio) del Nucleo Radiomobile, dando il via a un periodo di prova di sei mesi che dovrebbe preludere (se tutto andrà come previsto) all’inserimento definitivo della pistola elettrica nella dotazione della polizia locale. Un passaggio previsto da tempo per il Corpo di piazza Beccaria guidato dal comandante Gianluca Mirabelli, visto che il via libera definitivo è arrivato undici mesi fa dalla Giunta con l’approvazione del regolamento – su espresso mandato del Consiglio comunale – e delle linee guida tecnico-operative condivise con gli esperti di Ats.

“L’uso del taser per la polizia locale – ha spiegato nell’agosto scorso l’assessore Marco Granelli – ha uno scopo anche di deterrenza e ci sembra un dispositivo adatto alle pattuglie in strada: va in questo senso la nostra adesione alla sperimentazione. Non sarà dato in dotazione al singolo agente, ma al reparto che lo metterà a disposizione per le situazioni che ne richiedono l’uso. Vogliamo sempre più agenti in strada, e per questo stiamo assumendo, ma anche un Corpo più efficiente e in grado di rispondere ai bisogni della città e alla sicurezza delle pattuglie stesse”. Sei le armi a impulso elettrico acquistate dal Comune, anche se la dotazione preliminare alle pattuglie sarà di due per turno.

Il test in partenza in queste ore è stato preceduto da un periodo di sei mesi di formazione di sessanta agenti. “Finalmente si parte – commenta il segretario del Sulpl Daniele Vincini –. Credo che sia uno strumento molto utile per chi opera in strada a Milano”. C’è un però: “Manca un’assicurazione aggiuntiva per i ghisa che lo useranno – chiosa il sindacalista –. Noi non abbiamo le stesse tutele legali delle forze di polizia”.