Tangenti e urbanistica a Usmate Velate. Ora parlano anche i manager e i domiciliari sono più vicini

Alberto Riva, figlio dell’ex sindaco Ezio, è tornato apposta dall’Argentina . Roncalli è accusato di concorso in corruzione con l’ex geometra di Berlusconi

Alberto Riva, figlio dell’ex sindaco di Vimercate

Alberto Riva, figlio dell’ex sindaco di Vimercate

Usmate Velate (Monza e Brianza)  4 maggio 2024 – Anche gli ultimi due immobiliaristi parlano all’interrogatorio di garanzia dopo gli arresti per la presunta corruzione urbanistica al Comune di Usmate  Velate che vede al centro l’ex responsabile dell’ufficio tecnico Antonio Colombo.

La gip del Tribunale di Monza Angela Colella, che ha firmato le nove ordinanza di custodia cautelare chieste dal pm Carlo Cinque, ha sentito ieri mattina in carcere Alberto Riva, 65 anni, figlio dell’ex sindaco di Vimercate Ezio Riva. Il patron di Puntocasa e amministratore del Gruppo delle costruzioni, non era stato trovato dai finanzieri quando lunedì scorso è scattato il blitz, che ha portato dietro le sbarre il geometra Colombo e l’immobiliarista Galdino Magni, perché si trovava in Argentina. Ma quando ha saputo che le Fiamme gialle lo stavano cercando, è rientrato in Italia e si è consegnato agli inquirenti. Un comportamento che potrebbe aumentare le possibilità di ottenere gli arresti domiciliari chiesti dai suoi avvocati. Alberto Riva è indagato per un terreno edificabile del Comune in via San Rocco acquistato all’asta da Galdino Magni.

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Secondo l’accusa nel 2022 il responsabile dell’ufficio tecnico "per compiere un atto contrario ai doveri d’ufficio consistente nell’impegno di fare approvare dal Comune la variante al Pgt rilasciando parere favorevole di regolarità tecnica" per due terreni che andavano ad ampliare l’area acquistata da Magni, poi rivenduta alle società Rga Immobiliare e Serim riconducibili a Alberto Riva, "riceveva indebitamente dalla società Dama riconducibile a Magni 125mila euro e da Alberto Riva l’impegno a versare 10mila euro". Sotto la lente della Procura una email del 2021 da Colombo a Riva che "metterebbe in rilievo la circostanza che il funzionario comunale era a conoscenza già da un anno prima che Galdino Magni avrebbe posto in essere una trattativa di vendita con le società di Riva" e un ‘pizzino’ trovato a casa del geometra Colombo, una scrittura privata che dimostrerebbe come "il prezzo convenuto per la compravendita non era 1.020.000 euro bensì 1.220.000 con la conseguenza che le parti avevano la certezza che i terreni agricoli sarebbero diventati edificabili".

Mentre dal contratto di compravendita del 2022 le parti "subordinavano il pagamento di 200mila euro al verificarsi della destinazione dei terreni". Si è difeso per circa un’ora anche Luigi Roncalli, 51 anni, posto invece agli arresti domiciliari. È accusato di concorso in corruzione insieme all’ex geometra di Berlusconi, Francesco Calogero Magnano, per una presunta mazzetta a Colombo su alcuni terreni vincolati a Pedemontana diventati edificabili.