
Monza, dalla telefonata sul finto incidente di un parente alle visite a domicilio di agenti fasulli. I consigli per non cadere nella trappola: chiamare subito il 112 quando c’è un caso sospetto.
"Suo figlio è nei guai, servono soldi per evitare altre conseguenze". Dall’altro capo della cornetta la terribile notizia che apre la strada alla truffa telefonica. Un raggiro, ai danni solitamente di persone anziane, su cui richiama l’attenzione la polizia di Stato, fornendo consigli per evitare di cadere nella trappola. Questo genere di truffa viene messa in atto da sconosciuti, viene realizzata chiamando da un numero anonimo e presentandosi come appartenenti alle forze di polizia, avvocati, direttori delle Poste o impiegati di banche e, inventando problemi come finti arresti, finti incidenti stradali, necessità di operazioni mediche costose o prospettando una situazioni di pericolo per un familiare o un amico, si chiedono soldi, monili d’oro o qualsiasi oggetto di valore per evitare al proprio conoscente un danno. Questi gruppi criminali spesso utilizzano sofisticate tecniche di ingegneria informatica per generare in modo fraudolento chiamate provenienti apparentemente da servizi di emergenza, Questure o Comandi di carabinieri, Guardia di Finanza e polizia locale. Ma anche da istituti bancari o postali.
"Non dare mai confidenza agli sconosciuti e tenere a mente il modus operandi dei truffatori - raccomanda la polizia -. Una caratteristica fondamentale delle modalità di azione è che i malviventi tengono occupate tutte le linee telefoniche per non consentire di chiamare i propri familiari, amici o le forze dell’ordine. In ogni caso, non aprire mai la porta di casa a persone sconosciute venute a ritirare il denaro per aiutare il proprio familiare in pericolo. Fondamentale per la propria tutela è quindi riattaccare immediatamente ogni chiamata in corso o ricevuta e contattare il numero unico di emergenza 112". La polizia ricorda come le forze dell’ordine o gli enti pubblici non richiederanno mai, in nessun caso, il pagamento di somme di denaro per sbloccare pacchi o consegne, per assicurare un trattamento medico immediato oppure per liberare persone arrestate o in difficoltà e ancora come risarcimento per incidenti stradali o altri fatti dannosi. Il numero da contattare in caso di emergenza o diffidenza - anche solo per ricevere consigli o aiuto in materia - è quindi sempre e solo il 112, a cui risponderà un operatore reale e qualificato, certamente appartenente alle forze dell’ordine.