
Raddoppiano le aree sottoposte ai vincoli della Valle del Lambro: entrano Cascinazza, Boscherona, Casignolo. Il disegno prevede anche undici boulevard alberati per contrastare il problema delle isole di calore.
Leonardo Benevolo, il grande urbanista a cui poco più di trent’anni fa era stato affidato dal Comune il compito di ridisegnare la città riemersa dagli scandali di Tangentopoli, aveva immaginato un salvagente verde attorno a Monza.
Il progetto di un parco raddoppiato ricorda il concetto della cintura verde di protezione della città rispetto all’indistinta conurbazione dell’hinterland milanese.
Tutto è partito l’anno scorso, a luglio, con la delibera sui 580 ettari di aree verdi da sottoporre alla tutela del Parco regionale della Valle del Lambro, lo stesso nel quale è inserito il Parco Reale con i suoi 700 ettari di verde e boschi. "Nel 2024 abbiamo deliberato, poi abbiamo mandato la richiesta al Parco Valle del Lambro", spiega il sindaco Paolo Pilotto. Il 20 maggio la conferenza programmatica dei soci del Parco ha mandato avanti l’iter, che ora è approdato in Regione.
Le nuove aree libere completano la corona verde della città lungo la direttrice Nord-Sud, collegando il Parco regionale Valle del Lambro con il Plis Media Valle del Lambro fino a Milano. Dei 580 ettari di patrimonio verde entrato nel Parco Valle Lambro fanno parte le aree della Cascinazza (terreni agricoli e a verde), della Boscherona, e poi quelle attorno allo Stadio e al Palazzetto. "E ancora l’area del Casignolo, metà della quale è destinata al deposito della M5, mente il resto l’abbiamo preservato chiedendo un progetto diverso per la A52 – continua il sindaco –. Qui si vuole ricostruire una cintura verde da Triuggio, passando dal parco storico della Villa Reale, poi lungo il Lambro e toccando itinerari lungo il Villoresi, per estendersi al parco Pane, alla Cavallera e al Medio Lambro".
Ma il progetto verde non si ferma al parco. Prevede infatti boulevard alberati in undici vie di accesso alla città, uno strumento per contrastare le isole di calore.
Il progetto ha portato alla messa a dimora dal 2022 a oggi di 2.534 alberi e un totale di 900 impianti forestali piantati da scout, Soroptimist, Lions club e altre realtà come Selva Urbana e Basket club. Intanto gli uffici stanno già predisponendo il nuovo piano piantagioni per la prossima stagione invernale, compatibilmente con le risorse economiche disponibili.
M.Guz.