
Grane di viabilità, quiete pubblica e parcheggi. Al quartiere San Biagio, i problemi quotidiani dei residenti sono arrivati in Consiglio...
Grane di viabilità, quiete pubblica e parcheggi. Al quartiere San Biagio, i problemi quotidiani dei residenti sono arrivati in Consiglio comunale su segnalazione del consigliere Stefano Galbiati (Noi con Dario Allevi), lavoratore e abitante di zona. La prima denuncia riguarda un tema che potrebbe sembrare banale, ma che per molti cittadini è diventato un problema: i tombini lungo via Volta, via Cantù, via Rivolta e via Caronni. "Sono otto in totale e producono un concerto insopportabile a ogni passaggio d’auto - denuncia Galbiati -. Ci sono persone anziane che non riescono a dormire e anche una Rsa ha segnalato il problema. La prima segnalazione risale a un anno e mezzo fa, ma non è arrivata ancora risposta da polizia locale e uffici".
Il secondo fronte aperto è via Longhi, stradina che costeggia il cinema Capitol. Qui, soprattutto nei fine settimana, si concentrano fenomeni di microcriminalità. "È diventata la nuova via dello spaccio e dei rave party - denuncia il consigliere -. I cittadini hanno paura a rientrare a casa il venerdì e il sabato sera. Una situazione delicata, in centro ma in un punto appartato".
Ma è il nodo parcheggi a esasperare di più i sanbiagesi. La zona 4 San Biagio confina infatti con le Zpru a strisce blu del centro e della Villa Reale, e molti automobilisti parcheggiano in quartiere per non pagare la sosta: "I residenti non riescono più a trovare posto. Chi vive in via Grossi paga 25 euro all’anno di abbonamento, chi abita due metri più in là, in via Volta, ne paga 40 al mese. Una situazione kafkiana. C’è chi chiede di essere inserito nella zona 5 pur di pagare meno". Da qui la proposta: rivedere le tariffe per i residenti e ragionare su una pianificazione più omogenea della sosta. "Serve una soluzione condivisa che eviti di penalizzare chi vive o lavora a Monza".
A.S.