CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Monza, la natura diventa terapia: una serra per i malati di Alzheimer al ‘Paese Ritrovato’

A Monza il progetto della Bicocca all’interno del villaggio della coop La Meridiana. È scattata una raccolta fondi per finanziare l’iniziativa e sostenere anche la ricerca scientifica

Il “Paese Ritrovato” è l’oasi della cooperativa La Meridiana che accoglie persone malate di Alzheimer: ora parte il progetto della serra sensoriale

Il “Paese Ritrovato” è l’oasi della cooperativa La Meridiana che accoglie persone malate di Alzheimer: ora parte il progetto della serra sensoriale

I benefici terapeutici del verde a disposizione dei malate di Alzheimer, in spazi pensati e allestiti in modo sicuro e stimolante, sono il motivo conduttore dell’iniziativa “La Natura che cura”: una serra sensoriale per il benessere delle persone all’interno del “Paese Ritrovato”, il villaggio per malati di Alzheimer della Cooperativa La Meridiana.

L’idea nasce dal gruppo di ricercatori di Milano-Bicocca nell’ambito del programma di crowdfunding dell’ateneo, BiUniCrowd, in sinergia tra La Meridiana Cooperativa Sociale, botanici e medici e un team multidisciplinare che include architetti paesaggisti ed educatori, e ha già ottenuto il prezioso sostegno di A2A. Il progetto prevede la creazione di una serra sensoriale e di un giardino, spazi co-progettati con la partecipazione degli ospiti del villaggio stesso, per garantire un ambiente terapeutico personalizzato. Dopo una prima fase di progettazione partecipata della serra sensoriale, seguirà la costruzione e l’allestimento, con monitoraggi e raccolta dati fino al dodicesimo mese.

Obiettivo dell’iniziativa: promuovere il benessere psicofisico degli ospiti attraverso attività sensoriali e di giardinaggio. Grazie a questa iniziativa sarà possibile anche supportare la ricerca scientifica e offrire alla comunità uno spazio protetto e inclusivo.

Il progetto cerca sostegno con la raccolta fondi che si avvale dell’aiuto di Ideaginger.it. Il primo obiettivo è raggiungere 10.000 euro, ma ogni donazione in più verrà reinvestita per migliorare l’iniziativa. Per ogni donazione è prevista una ricompensa tra cui una E-card naturalistica di ringraziamento personalizzato; “Let Love Grow”, una busta contenente semi, simbolo di crescita e speranza, con i consigli dei botanici; la dedica di una pianta del Paese Ritrovato e una menzione nel pannello dei donatori.

"Grazie al coinvolgimento degli ospiti e dei loro familiari – sottolinea Rodolfo Gentili, botanico e responsabile del team di ricerca - il progetto non solo offrirà un ambiente terapeutico, ma raccoglierà dati scientifici per comprendere meglio l’impatto degli spazi verdi sul benessere psicofisico delle persone". Il team di “La Natura che cura”, oltre a Gentili, è composto da Sandra Citterio e Lara Quaglini, entrambe botaniche, che coadiuveranno la raccolta di dati, la progettazione del giardino e della serra e la campagna di crowdfunding avviata dal 30 aprile a fine giugno, che ha già raccolto 2.300 euro in pochi giorni. Al termine, lo sponsor A2A raddoppierà l’importo.

Il supporto scientifico sarà gestito dai medici geriatri Giuseppe Bellelli e Paolo Mazzola del Dipartimento di Medicina e Chirurgia. Per La Meridiana, ci saranno tra gli altri Mariella Zanetti, medico geriatra, Luca Pozzi, educatore e responsabile “Area Green” del Paese Ritrovato, e un architetto paesaggista.