BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Peg Perego, torna il sereno. La vittoria dei lavoratori: l’azienda ritira 95 licenziamenti

Il colosso dei passeggini su pressione di dipendenti, istituzioni e sindacati ha accettato il piano "Uscite volontarie incentivate e sei mesi residui di cassa daranno il tempo di studiare il rilancio".

Il colosso dei passeggini su pressione di dipendenti, istituzioni e sindacati ha accettato il piano "Uscite volontarie incentivate e sei mesi residui di cassa daranno il tempo di studiare il rilancio".

Il colosso dei passeggini su pressione di dipendenti, istituzioni e sindacati ha accettato il piano "Uscite volontarie incentivate e sei mesi residui di cassa daranno il tempo di studiare il rilancio".

Fumata bianca, dopo una giornata di trattative Peg Perego e sindacati firmano l’accordo che cancella i 95 licenziamenti annunciati in primavera, formalizzati a inizio luglio con l’avvio della procedura, e ora accantonati. Niente soluzioni traumatiche, la storica azienda di Arcore aderisce al percorso tracciato dal Mimit e dalla Regione per uscire dalla crisi e accetta "uscite volontarie incentivate e i sei mesi residui di cassa che daranno il tempo di mettere mano a un nuovo piano industriale, questa volta di rilancio", dicono Adriana Geppert della Fiom-Cgil Brianza e Gloriana Fontana della Fim-Cisl provinciale. Sono loro ad aver affiancato i lavoratori nel complicato cammino che li ha portati al patto di ieri pomeriggio "senza la determinazione degli operai scesi in piazza due volte, non saremmo qui", sottolineano le sindacaliste che hanno messo nero su bianco le condizioni necessarie a garantire l’intervento delle istituzioni.

Il ministero era stato chiaro, "sì a fondi per Peg a patto che non ci siano soluzioni choc per i dipendenti e si acceda all’ultima tranche possibile di ammortizzatori sociali". E così è stato. "Un colpo agostano quasi inaspettato dopo il penultimo difficile incontro della settimana scorsa", ricordano Fim e Fiom. "L’incentivo è bassino, ma in questo momento dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno: si aprono prospettive per l’occupazione e per lo stabilimento ed era quello che volevamo".

I tentativi di rinascita procederanno a tappe forzate. Il 27 agosto sono fissate le assemblee in reparto, come sempre saranno le tute blu a indicare la strada, il 22 settembre nuovo incontro sindacati-dirigenza. "Tireremo le somme sulle adesioni alle uscite, per farsi avanti c’è tempo fino al 12 settembre", spiega Geppert.

Solo pochi giorni fa il Pd, all’opposizione, aveva chiesto al sindaco Maurizio Bono di rimboccarsi le maniche per la ricollocazione del personale Peg in altre imprese della zona e sconti su mense e nidi per le famiglie. Con l’intesa si apre un altro scenario, "e il tempo è un fattore essenziale: nei sei mesi di cassa potremo mettere nero su bianco investimenti e diversificazione". La ricetta che i sindacati da sempre indicano per risollevare i bilanci. I fondi ministeriali sono subordinati al rispetto dell’occupazione. E i manager hanno scelto di provarci.