
Il teatro Manzoni ha una capienza di 780 posti ed è al centro di una ristrutturazione
Un teatro Manzoni sotto una nuova luce. È proprio il caso di dirlo. Dopo due anni di interventi mirati, questa estate si è aperta l’ultima fase di un percorso di rigenerazione tanto atteso quanto necessario: un investimento da 250mila euro che corona i 570mila euro complessivi impiegati per restituire dignità e funzionalità a uno dei luoghi culturali più amati della città. Nel cantiere attivo in questi giorni si lavora senza sosta. Si stanno sostituendo i sedili anche in balconata e galleria, dopo che l’anno scorso erano già stati rinnovati quelli della platea.
Pavimentazioni e gradini saranno rifatti, mentre fari di nuova generazione e una nuova “americana“ – la struttura sospesa in alluminio che sorregge impianti luci, audio e scenografie – stanno prendendo il posto delle vecchie dotazioni. Il tutto accompagnato da una moderna struttura automatizzata per la movimentazione dei fari, che promette maggiore efficienza e accessibilità per le compagnie ospiti. Il teatro, che con i suoi 780 posti è il più grande a livello provinciale, era da tempo segnato dall’usura del tempo. Il restyling in corso va a completare quanto già realizzato: due anni fa furono rifatti i camerini, la porta d’ingresso in vetro, la caldaia, e furono adeguati impianti e strutture alle norme di sicurezza dei vigili del fuoco (per 70mila euro). Nell’estate 2024, invece, erano arrivate le nuove poltroncine della platea, le nuove luci della gradinata, proiettori e segnapassi (per 250mila euro). A occuparsi dei lavori è l’azienda speciale Paolo Borsa, ente attivo anche nella formazione professionale e gestore del teatro dal 2016, con un contratto rinnovato almeno fino al 2027. I suoi bilanci, sempre in attivo, sono sempre reinvestiti in interventi di miglioramento. L’obiettivo è che tutto sia pronto per l’inizio della nuova stagione a ottobre.
Un cartellone che si preannuncia ricco e trasversale. "Sarà una stagione tra grande prosa, commedia, classici e linguaggi nuovi, sia per pubblico giovane che per spettatori più esperti", promette l’assessora alla Cultura Arianna Bettin. Otto gli appuntamenti in programma, tutti legati dal “fil rouge“ dell’ambiguità tra realtà e finzione, sogno e verità, come spiega la direttrice artistica Paola Pedrazzini. Si parte il 17 ottobre con Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, storia sospesa tra reale e immaginario di un giovane aspirante attore alle prese con una compagnia teatrale fantasma. Un omaggio al teatro come luogo di mistero, identità e rinascita.
Alessandro Salemi