
Il sindaco Claudio Zoia
Un problema imprevisto e una estate un po’ turbolenta: il sindaco Claudio Zoia vuole chiudere il caso cimitero. Soprattutto vuole restituirlo nelle condizioni migliori ai suoi concittadini affinché possano entrare in tutta sicurezza. Proprio questa ha messo seriamente in difficoltà il municipio.
Il sindaco il 21 luglio aveva dovuto firmare una ordinanza per stabilire la parziale chiusura dei lotti B, C e D del cimitero. Ingresso consentito soltanto ai tecnici per tutte le verifiche e i lavori necessari, annunciata una denuncia penale a tutti i trasgressori. Il motivo era molto semplice: in municipio era stata segnalata la caduta di alcune lastre di marmo da alcuni colombari. Il sopralluogo dei tecnici aveva permesso di trovare una pronta conferma, ma anche di scoprire che oltre alle lastre cadute ce n’erano altre in precario stato di fissaggio. La decisione immediata era stata quella di vietare l’accesso in quelle aree del cimitero per garantire l’incolumità pubblica e l’esecuzione dei lavori necessari. Parallelamente verifiche in corso per accertare eventuali responsabilità. Pochi giorni dopo, tuttavia, la Giunta comunale è tornata sull’argomento del cimitero per definire gli indirizzi ai tecnici che si occuperanno della progettazione per interventi di riqualificazione del cimitero.
Oltre alla messa in sicurezza, infatti, ci sono altre opere da eseguire con particolare riferimento alla pavimentazione dei viali. La Giunta ha fissato alcuni obiettivi: sicurezza, accessibilità, durabilità, decoro, facilità di manutenzione, smaltimento delle acque. In particolare ai tecnici viene chiesto di utilizzare materiali riciclabili, gestire i rifiuti in modo sostenibile, garantire il contenimento dei consumi energetici anche durante le fasi di cantiere. Su richiesta del consigliere regionale Alessandro Corbetta la Regione Lombardia ha deciso di intervenire con un contributo di 100mila euro considerando non solo la storicità del cimitero cittadino, ma anche la sepoltura di personaggi illustri.
Il cimitero custodisce anche la lapide commemorativa dell’ex cardinale Dionigi Tettamanzi, sepolto a Milano, originario proprio di Renate. "I lavori – ha commentato il sindaco – garantiranno ai cittadini un accesso sicuro e un’agevole percorribilità e consentiranno di mantenere il decoro di un luogo di memoria così significativo per la comunità renatese".
G.G.