
La scuola materna chiude a fine anno
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno: chiude la scuola dell’infanzia San Giuseppe di via Conciliazione. Non subito: l’anno educativo è appena iniziato e sarà portato a termine. Alla fine dell’anno scolastico, tuttavia, si chiuderà per sempre. "Questa scelta non è stata fatta a cuor leggero - afferma monsignor Mauro Barlassina, responsabile della comunità pastorale Santa Teresa del Bambino Gesù -. Non è tuttavia corretto parlare di chiusura, di abbassamento delle saracinesche. Non è così perché in realtà si tratta di un processo di razionalizzazione inevitabile e necessario per garantire una sempre più efficace e autentica azione educativa nei confronti dei più piccoli, che la comunità cristiana intende confermare e anzi rafforzare". Dalla parrocchia fanno sapere che l’immobile non è più idoneo per ospitare l’attività. Per la città è un brutto colpo. L’asilo era nato alla fine del XIX secolo, in seguito all’acquisizione di una casa privata della famiglia Rossi da parte della parrocchia. Doveva diventare una casa per il clero, in realtà la destinazione è stata presto cambiata: orfanotrofio femminile, oratorio femminile e asilo parrocchiale. Dapprima sotto la cura delle suore di Maria Bambina, poi con le Ancelle della Carità. La comunità pastorale si è trovata a dover fare valutazioni su due dati di fatto: i costi elevati per la ristrutturazione, con tutti i vincoli della Soprintendenza per la storicità dell’immobile e, insieme, il netto calo delle nascite. Monsignor Barlassina ha così deciso di promuovere una rete tra le strutture educative parrocchiali e paritarie: la scuola dell’infanzia San Giorgio di via Sant’Apollinare, la Umberto I di via Sciesa, l’Opera Pia Sacro Cuore di Gesù di via Don Minzoni e la materna Santa Teresa presso l’Istituto Paola di Rosa. Saranno loro ad accogliere i bambini della San Giuseppe il prossimo anno.
Ai genitori, incontrati nei giorni scorsi, è stato già proposto un percorso di inserimento nelle altre strutture. Stessa sorte per il personale della San Giuseppe, che sarà ricollocato nelle altre strutture. Il sindaco Carlo Moscatelliha promesso il suo interessamento: "L’asilo San Giuseppe è uno degli esempi di formazione e carità cristiana più longevi sul nostro territorio. Il Comune seppur non direttamente coinvolto in questa scelta ha chiesto al prevosto don Mauro Barlassina un confronto per approfondire le reali motivazioni per cui la comunità pastorale sarebbe in sofferenza: saremo al fianco delle famiglie per tutelare continuità formativa e percorsi lavorativi".
Gualfrido Galimberti