DARIO CRIPPA
Cronaca

A Monza il debutto degli Street Tutor antidegrado, ma il Comune fa cacciare quelli di estrema destra

Pettorina gialla e dialogo per combattere il degrado. Si comincia con piazza Trento e Trieste. Per ora hanno distribuito volantini, soccorso persone ed evitato bivacchi

Gli street tutor sono in grado d'interloquire anche con chi non parla italiano

Gli street tutor sono in grado d'interloquire anche con chi non parla italiano

Monza, 15 giugno 2025 – Più che “pericolosi robocop”, a prima vista somigliano ad ausiliari della sosta. Percorrono piazza Trento e Trieste in linea orizzontale, quattro alla volta, la pettorina verde ben visibile con il logo “Respect and Enjoy” e il simbolo dell’Arengario. Gli street tutor al debutto venerdì a Monza sono due giovani senegalesi, con inflessioni dialettali brianzole (!), un peruviano e un italiano, già da anni con la Top Secret Investigazioni e Sicurezza. Altri quattro colleghi erano in servizio alla zona della stazione ferroviaria. In mano hanno il decalogo “per vivere con rispetto la città di Monza”. In soldoni, un riassunto del Regolamento di polizia urbana in vigore a Monza dal 2022.  

Le regole da rispettare  

Vietato bere alcolici nelle aree pubbliche dalla città. Vietato andare a spasso con bottiglie e bicchieri di vetro. Vietato drogarsi in pubblico, vietato bivaccaare, vietato vendere alcolici dalle 21 alle 6. Vietato fare schiamazzi o arrampicarsi sui monumenti, come il tartassatissimo Arengario, vietato rovesciare cestini e fioriere… Dice il sindaco Paolo Pilotto, venerdì sera anche lui alla prima uscita degli Street Tutor in città, che non sempre i cittadini sanno cosa possono fare o meno.  

Gli street tutor sono in grado d'interloquire anche con chi non parla italiano
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I fine settimana 

Intanto, dopo l’ondata di polemiche che ha travolto il nuovo servizio previsto il venerdì e il sabato in città dalle 20 all’1, il Comune ha fatto “epurare” le squadre dei Street Tutor dagli operatori ritenuti “non idonei”. “I loro profili personali risultavano non conformi agli obiettivi del progetto - fanno sapere dal Comune -, lontani dalle finalità anche comunicative del progetto stesso, pensato per offrire ai cittadini informazioni, assistenza, dialogo e rassicurazione”. In pratica, il precedente coordinatore e un collega, con chiare simpatie di estrema destra e tatuaggi imbarazzanti da naziskin, sono stati “accantonati”.  

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Le aree d’intervento 

Una volta eliminati i punti di attrito, cosa hanno fatto gli Street Tutor? In diversi casi hanno solo chiesto a chi consumava bevande di buttar via le bottiglie, hanno prestato assistenza a una persona che era caduta e a una donna in auto, che attendeva la figlia sul piazzale della stazione ferroviaria, hanno evitato bivacchi. Pilotto spiega: “La presenza degli operatori serve a suggerire i comportamenti adeguati, assistere se necessario, e nei casi di situazioni limite chiamare la Centrale operativa della polizia locale. L’errore fatto dalla società, che peraltro ha lavorato molto bene nelle altre città, è stato di presentare alcune persone con profili lontani dalle finalità pattuite per il servizio". 

Le materie di competenza 

“La richiesta di sostituzione di tale personale – continua il sindaco – ha riportato in linea il progetto. Il “crimine“ è materia delle Forze dell’ordine e a loro rimane la competenza. Il disagio, la marginalità, il bisogno sono materia di Servizi sociali, Istruzione, Cultura e Terzo Settore. Questi interventi sono invece pensati non per fatti criminosi o situazioni di marginalità, ma per dare informazioni o mediare in situazioni molto più ordinarie. Informazione, dialogo, consiglio, assistenza. Questi i principi. Sono molto analoghi agli interventi degli steward nelle partite, o appunto ai concerti”.