CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Diagnosi di precisione. L’imaging che serve anche all’archeologo

Nei laboratori monzesi del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano Bicocca è arrivata una tecnologia di imaging...

Nei laboratori monzesi del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano Bicocca è arrivata una tecnologia di imaging...

Nei laboratori monzesi del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano Bicocca è arrivata una tecnologia di imaging...

Nei laboratori monzesi del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano Bicocca è arrivata una tecnologia di imaging 3D ad altissima risoluzione. Si chiama Xradia Zeiss Versa 615, il nuovo sistema permette analisi 3D ad altissima risoluzione senza danneggiare i campioni biologici.

L’acquisizione è avvenuta nell’ambito del progetto Anthem (AdvaNced Technologies for HumancentrEd Medicine), finanziato dal ministero dell’Università e Ricerca e permetterà di realizzare dispositivi e strumenti digitali per la raccolta dati a supporto di soluzioni di medicina di prossimità, sviluppare strumenti di monitoraggio e valutazione dei fattori ambientali, di stile di vita e patologici nelle popolazioni fragili e croniche e implementare metodologie di terapia oncologica per quei tumori che non possono essere trattati con approcci convenzionali. La strumentazione permette di esplorare la struttura dei campioni biologici fin nei dettagli microscopici, con risoluzioni fino a 0,5 micron, per analisi sempre più mirate, per impostare terapie sempre più su misura per il paziente. Non distruggendo i campioni, questi potranno essere utilizzati più volte, senza sottoporre il paziente a nuovi prelievi invasivi. Curiosità: la strumentazione in 3D può essere utilizzata anche da geologi e archeologi per l’analisi di reperti di milioni di anni fa. Fino a oggi, questo tipo di analisi era accessibile solo in pochi grandi istituti internazionali dotati di sincrotroni, infrastrutture complesse e strategiche per l’imaging ad altissima risoluzione come il centro di Grenoble o Elettra Sincrotrone di Trieste.

Grazie a Xradia, quella stessa qualità di analisi diventa ora disponibile in laboratorio, rendendo la virtual histology una risorsa accessibile e integrabile nei percorsi di ricerca e diagnosi avanzata. L’acquisizione è frutto di sinergia tra partner accademici e industriali: il dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’Informazione e della Produzione dell’Università degli studi di Bergamo (DIGIP), con il gruppo di ricerca guidato dal professor Fabio Previdi, leader dello Spoke 1, e il dipartimento di Ingegneria e Scienze applicate (DISA) dell’Università degli studi di Bergamo. Qui il professor Maurizio Santini sta realizzando un laboratorio dedicato alle tecniche di contrasto di fase, complementare a quello di Bicocca e Diapath StatLab Company, realtà industriale di riferimento nelle tecnologie per l’anatomia patologica, partner del progetto con il dottor Carmelo Lupo, Head of Innovation. Enti proponenti il dipartimento di Medicina e Chirurgia e il dipartimento di Fisica dell’Università di Milano Bicocca, con il coordinamento dei professori Alberto Bravin e Guido Cavaletti, quest’ultimo leader dell’azione Spoke 2 di Anthem.