
L’avvocato Simone Facchinetti ha lo studio a Varedo Da diversi anni è rappresentante ufficiale della Camera di commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti con sede a Dubai
Guardare, nonostante le tensioni che stiamo vivendo, ai mercati di Emirati e Arabia Saudita, per aprirsi da lì a un’ampia fetta di mondo tra Asia e Africa, passando per quella Dubai diventata sempre più un hub tra Occidente e Oriente.
A suggerire alle imprese lombarde e della Brianza qualche soluzione per provare a uscire dalle criticità che stanno affrontando in questo momento tra scontri sui dazi, turbolenze di guerra e altre difficoltà sul mercato mondiale è un avvocato brianzolo specializzato nei rapporti di business tra Italia e Medioriente. Simone Facchinetti da anni è il rappresentante ufficiale della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti, con sede a Dubai: ha studio a Varedo ma lo sguardo è puntato sul mondo.
"In questo momento potrebbe sembrare che fare l’imprenditore non sia l’ideale, ma come diceva Churchill l’ottimista è colui che vede nelle difficoltà delle nuove opportunità – spiega –. L’Italia è la sesta potenza al mondo a livello di export, più della Francia, della Corea del Sud, e il secondo paese nell’Ue come produzione manifatturiera, dietro la Germania: i numeri nell’export quindi li abbiamo, forti e chiari. Le esportazioni italiane oggi valgono 626 miliardi di euro e sono cresciute del 30,4% rispetto al 2019, del 60,5% rispetto al 2012: la forza del brand made in Italy è salda".
I settori trainanti e promettenti in questo senso sono quelli che anche in Brianza la fanno da padrone. "I settori chiave sono la meccanica e l’automazione industriale, la produzione e installazione di macchinari, la farmaceutica, l’agroalimentare, tutto quello che è arredamento, design, moda", conferma Facchinetti. Ma quali sono i Paesi in cui siamo forti come esportatori? "A livello di Paesi extra Ue siamo forti negli Usa, in Cina, ma i risultati migliori come aumento di export li abbiamo avuti in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti e proprio in tutti quei settori, partendo dall’automazione industriale per arrivare al sistema casa, la moda, la gioielleria, il cibo", sottolinea. "Sicuramente i mercati del Medioriente, nonostante le tensioni che stanno vivendo, oggi sono tra i primi a cui le aziende brianzole e lombarde dovrebbero guardare – racconta –. Dubai rappresenta ormai un hub tra Occidente e Oriente: questo è diventata e vuole sempre più diventare. I due terzi del mondo raggiunge Dubai in 6 ore di aereo, un terzo in 4 ore. Il fuso orario è di 3 ore, quindi ragionevole per poter fare business. Inoltre, per comodità di collegamenti, Dubai diventa anche un polo logistico: se un’azienda apre lì non è necessariamente per vendere nel mercato locale, bisogna entrare nel mercato emiratino come se fosse la porta d’ingresso verso tutto il Medioriente e i Paesi del Golfo Persico. È una vetrina per accedere a tutta la fascia detta Menasa, ossia Medioriente, Nord Africa e Sud Asia, cioè 3 delle aree di maggior sviluppo del pianeta". Per entrare nel mercato degli Emirati occorre avere una società sul posto.
"La prima domanda che fanno in quel mercato è se sei già in loco o meno, se stai già investendo sul loro territorio – dice Facchinetti –. Per questo Camera di Commercio offre alle nostre imprese un servizio di domiciliazione, per avere lì una sede e quindi un punto di riferimento locale per le aziende locali". Un altro elemento richiesto è l’italianità. "Vogliono non solo un brand italiano ma un prodotto italiano, non qualcosa con marchio italiano ma fatto in Cina. Prima ancora di avviare un’attività di export bisogna studiare bene la reputazione aziendale e il posizionamento del brand, perché sia credibile. Per un’azienda brianzola di biliardi è stato fatto un video dove si vede il titolare che disegna il bozzetto del biliardo, poi lo perfeziona, mostra la scelta dei materiali, come se scegliesse i tessuti per un abito, e quindi come realizza il prodotto: è questo che fa la differenza, bisogna dare la percezione che il tuo lavoro lo sai fare bene, così sei credibile".