ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Monza risponde all’appello. Piazza piena per la pace

Successo per la manifestazione convocata dalla Cgil contro la guerra a Gaza. Il segretario Palvarini: "L’indignazione deve diventare una voce collettiva".

Successo per la manifestazione convocata dalla Cgil contro la guerra a Gaza. Il segretario Palvarini: "L’indignazione deve diventare una voce collettiva".

Successo per la manifestazione convocata dalla Cgil contro la guerra a Gaza. Il segretario Palvarini: "L’indignazione deve diventare una voce collettiva".

Monza risponde all’appello della pace. Nel cuore della città, in piazza Citterio, gremita ieri di cittadini e associazioni, si è svolta la manifestazione indetta dalla Cgil Monza e Brianza in sostegno alla Global Sumud Flotilla, l’iniziativa internazionale che attraversa il Mediterraneo per portare aiuti umanitari a Gaza. Un appuntamento che ha raccolto una folla di persone nonostante la concomitanza con il Gran Premio di Formula 1, a conferma della forza simbolica e politica della mobilitazione. Sul lato della piazza che guarda ai Boschetti Reali è stata allestita una rappresentazione artistica delle piccole imbarcazioni della Flotilla: un’immagine evocativa che ha accompagnato gli interventi dei sindacati e delle forze sociali. Dietro, un mare di bandiere, della Cgil e della Uil, di Pd, Avs, M5S, Anpi, Libera, Arci Scuotivento, Auser, Monza per la Pace e molte altre sigle del territorio.

"Siamo felici della partecipazione – sottolinea Walter Palvarini, segretario generale della Cgil Monza e Brianza –. Era importante esserci, ribadire il sostegno alla popolazione palestinese e a quella israeliana che protesta contro il proprio governo. L’indignazione non può restare privata, deve diventare voce collettiva". La Cgil ha ricordato le iniziative già avviate: 2 container di aiuti inviati a Gaza, oltre 3mila pasti caldi distribuiti, raccolte fondi che proseguono anche nei luoghi di lavoro. L’appello del sindacato è a fermare la fornitura di armi, garantire corridoi umanitari, liberare ostaggi e prigionieri politici, riconoscere lo Stato di Palestina. Richieste già avanzate dalla Confederazione sindacale internazionale e rilanciate a livello europeo dalla Ces, che chiede la sospensione dell’Accordo di associazione Ue-Israele e lo stop al commercio con gli insediamenti illegali.

Un messaggio raccolto anche dal mondo politico. Lorenzo Sala, segretario provinciale del Pd, ha ribadito l’impegno del partito. "La tragedia di Gaza è di dimensioni epocali – ha detto –. Servono misure forti: stop al doppio standard europeo sui diritti umani, sanzioni a Israele come a Putin. Solo così si rafforza la credibilità delle democrazie e dell’Europa".