ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

E il Teatro di Corte torna a vivere

Il sipario si è rialzato ed è quello giusto. Verde velluto, come voleva Napoleone. Il Teatro di Corte della Villa...

Il sipario si è rialzato ed è quello giusto. Verde velluto, come voleva Napoleone. Il Teatro di Corte della Villa...

Il sipario si è rialzato ed è quello giusto. Verde velluto, come voleva Napoleone. Il Teatro di Corte della Villa...

Il sipario si è rialzato ed è quello giusto. Verde velluto, come voleva Napoleone. Il Teatro di Corte della Villa Reale di Monza è tornato a vivere. I lavori di restauro si sono conclusi con la posa del nuovo sipario alla greca e all’italiana, un capolavoro sartoriale confezionato da una storica manifattura italiana che da due secoli firma i velluti più prestigiosi per il Teatro alla Scala, il San Carlo di Napoli, l’Opera House del Cairo. Un tocco d’arte che restituisce alla sala teatrale la sua dignità originaria. Dopo aver già ospitato alcuni appuntamenti della rassegna Monza Visionaria, il Teatro è pronto ad accogliere nuovi spettacoli. Il 13 luglio andrà in scena Piazzolla loves Gershwin, un viaggio musicale tra Buenos Aires e New York che unirà tango e jazz: sul palco, l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano e la voce dell’argentina Paola Fernandez Dell’Erba (evento nel cartellone di Royal Summer Stage). A breve, inoltre, due collaborazioni prestigiose faranno della Villa ancora un laboratorio vivo di cultura e recupero filologico.

La prima è quella con il Conservatorio internazionale di scienze audiovisive (Cisa) di Locarno: gli studenti della scuola svizzera potranno girare film e progetti audiovisivi proprio all’interno della Villa e del Parco. L’altro fronte è quello del restauro. È stato annunciato l’ingresso imminente della Scuola di Restauro di Botticino. Gli allievi e i docenti saranno coinvolti in attività di restauro, manutenzione e formazione sugli arredi e sulle opere d’arte della Reggia. Tutto questo mentre prosegue anche il progetto Restauri Reali, che ha già riportato alla luce i pavimenti lignei di alcune sale reali (sono 740 le sale della sola Villa) e sta ora interessando parte del prezioso mobilio storico.

A.S.