
Il sindaco Gianpiero Bocca svela i segreti della crescita di Cesano Maderno
Era un paesone che, rispetto alle realtà vicine, si distingueva soprattutto per la sue dimensioni. Cesano Maderno, con il passare degli anni, ha alzato davvero l’asticella. Oggi, guidata dal sindaco Gianpiero Bocca, a pieno titolo fa parte del nucleo delle “big five” che, insieme a Monza, fanno da traino per la Brianza: il nome della città è da accostare, per abitanti e per servizi offerti, a quello di Seregno, Desio, Lissone e Vimercate.
Sindaco, sono anni di grande cambiamento. A Cesano Maderno si respira questo desiderio di continuare a crescere.
"Cesano Maderno in questi anni ha dimostrato di essere in grado di superare lo stereotipo di città artigiana incapace di dialogare con gli altri. È situata a metà strada tra Milano e Como, le città del turismo. Milano in questo senso ha tracciato la strada: pochi anni fa avremmo riso tutti parlando di turismo nel capoluogo lombardo. Ora è un punto di riferimento internazionale. A noi il compito di inserirci in questa scia, guardare al futuro, leggere il cambiamento che è in atto".
Al momento che giudizio ha ricavato?
"La città è percepita molto bene all’esterno. C’è un forte movimento migratorio. Sgomberiamo il campo da equivoci: migrazioni non dall’estero, ma da città vicine. Anche dalla stessa Milano. E ha un forte appeal. Provate ad andare anche voi sui siti di riferimento del mercato immobiliare, non è facile trovare un appartamento in vendita o in affitto nella nostra città".
Cosa c’è da fare per migliorarla?
"Vogliamo che ci siano servizi, collegamenti con la città, spazi verdi. Noi investiamo: è in quest’ottica che si inseriscono gli interventi al Borromeo, il recupero del sito orfano al Villaggio Snia. Naturalmente a rendere attrattiva la città non è solo la sua cura, ma anche l’attenzione che dedica alle persone, ai servizi socioculturali in generale. La nostra spesa sociale è elevata. Siamo attenti agli eventi, alle iniziative culturali. A Palazzo Arese Borromeo abbiamo in modo continuativo mostre di livello internazionale. In città eventi di primo piano, abbiamo ospitato anche l’arrivo di tappa del Giro d’Italia e il concerto del maestro Michele Spotti, nostro concittadino. Infine siamo attenti anche al mondo dell’istruzione".
La sua esperienza professionale di alto livello nel settore della pubblica amministrazione ha influito in qualche modo?
"Di sicuro ho cercato di fare tesoro delle mie esperienze. Anche mettendo mano alla riorganizzazione dell’ente: la struttura dei dipendenti comunali qui a Cesano adesso è un gioiellino. Ci sarà sempre un turnover fisiologico, ma l’impostazione è data, il personale che lavora qui è di spessore".
Qual è l’espressione che vorrebbe sentire pronunciare quando si parla di Cesano Maderno?
"Vorrei che venisse riconosciuta come città vivibile. Noi gli sforzi gli stiamo facendo, ma è doveroso ricordare il grande impegno di tutti i cesanesi. I cittadini, le associazioni, i commercianti, gli imprenditori stanno lavorando in questa direzione. Il merito del cambiamento non è solo dell’amministrazione. A noi ne va riconosciuto uno in particolare: siamo capaci di fare rete. Questa capacità di avere relazioni, che contraddistingue Cesano Maderno da molti anni, ci ha portato a ottenere risultati significativi su temi quali Pedemontana, Brianza Energia Ambiente, Aeb, Ferrovie Nord, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo. Solo così si possono risolvere i problemi più complessi".