
Alla guida del Comune da nove anni, ha un forte legame con il territorio di cui conosce a fondo la storia. Il punto di forza? "Respiriamo ancora quel senso di comunità che in tanti altri luoghi si è invece perso".
Nato e cresciuto in città, guida il Comune da nove anni, eletto una prima volta nel 2016 e poi riconfermato nel 2021, dopo essere stato in precedenza vicesindaco e assessore a Patrimonio, Cultura e Tributi. Il sindaco Luciano Casiraghi al territorio è legato da sempre: ne conosce a fondo la storia e gli abitanti, perché "Biassono è casa mia".
Perché vivere a Biassono? "Biassono è un piccolo grande gioiello della Brianza. Un paese a misura d’uomo, dove si respira ancora quel senso di comunità che in tanti luoghi si è perso. Siamo a pochi minuti da Milano, comodamente collegati ma immersi nel verde, col Parco di Monza che ci abbraccia. Vivere a Biassono significa scegliere la tranquillità senza rinunciare ai servizi, alla cultura e a una qualità della vita alta. È un paese sicuro, accogliente, dinamico".
Quali sono i pregi della città, i suoi punti di forza? "Prima di tutto la posizione: Biassono è collocata tra la vivacità urbana e la natura. Un paese che ha saputo conservare la sua identità pur aprendosi all’innovazione. Abbiamo scuole di qualità, associazioni attive, strutture sportive e culturali e un tessuto commerciale e imprenditoriale solido. Senza dimenticare l’orgoglio di ospitare una parte dell’Autodromo".
A chi venisse in città per la prima volta cosa suggerirebbe di visitare? "Dal punto di vista culturale consiglio una visita al Museo civico Carlo Verri, che custodisce collezioni archeologiche e testimonianze del nostro passato. A pochi passi, la chiesa di San Martino che affascina per la sua architettura e la sua storia. Poi c’è la natura: il Parco è una risorsa inestimabile per sport e relax. E per gli amanti dei motori c’è l’Autodromo, che regala emozioni tutto l’anno".
Com’è cambiata Biassono nel tempo? "Biassono è cresciuta con equilibrio. Negli ultimi decenni ha saputo modernizzarsi: abbiamo investito in infrastrutture, digitalizzazione dei servizi, efficientamento energetico e valorizzazione del territorio. Ma il vero cambiamento è nella mentalità: una città sempre più attrattivo per le nuove generazioni e per chi cerca un’alternativa concreta alla vita metropolitana".
Quando riesce a svestire i panni di sindaco, cosa ama fare a Biassono? "Mi piace essere un biassonese fra gli altri: vado al mercato, cammino nel Parco, scambio due parole con i cittadini. Adoro la nostra festa patronale, con le sue giostre, e il Biassono Gp, che viene proposto nei giorni del Gran premio di Formula 1, così come le sagre e le manifestazioni culturali. Biassono è casa mia e vivere il paese da cittadino, dopo averlo servito da sindaco, è una delle soddisfazioni più belle. Alle persone dico: venite a trovarci, scoprirete un paese vivo, autentico, che non si racconta ma si vive".
F.L.