
Il popolo meno vip del Gran premio. Il maxischermo in piazza fa il pieno. .
In piazza più per testimonianza che per speranza. Perché, come hanno sottolineato molti tifoche si sono stipati davanti al maxischermo allestito in piazza Trento e Trieste, il Gp di Monza si vive tutti insieme, succeda quel che deve succedere.
All’appuntamento con il Gp per tutti, dove non è richiesto alcun biglietto, almeno il pubblico non ha deluso: molto più numeroso dello scorso anno, ha invaso anche il prato del monumento ai Caduti. "Tifo Ferrari da quando ero ragazzina – racconta Giulia –. Abitavo a Muggò e sentivo dalla mia cameretta il rombo dei motori. Ora vengo in piazza a Monza, in bicicletta da Cesano Maderno, con la mia bimba Anita, per seguire il circo dei motori". Pur essendo ormai noto che per quest’anno le rosse di Maranello non hanno speranze, i tifosi dicono la loro. “Sü Leclerc, nemm, schiscia giò“: è il monito in brianzolo verace sul retro della maglietta di Sogert Jakupi, albanese, cresciuto in Brianza, davanti il numero 16. Lo accompagna l’amico Aaron, con il numero 44 di Hamilton e la scritta: “Sü Leclerc, nemm...“. Tutti sanno che solo un miracolo potrebbe portare la Ferrari sul podio. "Speriamo che qualcuno esca per un guasto", dice un tifoso. Detto fatto. Al quarantesimo giro, quando Norris è obbligato al pit stop per la gomma anteriore sinistra fissata male, la piazza si anima in un applauso, nell’illusione che un rivale in meno possa aiutare Charles Leclerc ad arrampicarsi sul podio. L’illusione dura poco: non resta che apprezzare fair play e gioco di squadra di Oscar Piastri che cede nuovamente il secondo posto al collega rientrato in gara, ritirandosi in buon ordine, secondo le istruzioni della scuderia McLaren. Qualcuno sventola la bandiera del Cavallino rampante, fra speranza e noia, qualcuno prende il sole sul prato, l’unica volta che è tollerato, e schiaccia un pisolino. Ad accendere una fiammella di emozione nei cuori dei tifosi il giovanissimo Kimi Andrea Antonelli, promessa della Mercedes, che cattura il pubblico per la sua grinta. Tanto che quando ai primi giri riesce a effettuare un sorpasso, scatta l’applauso della piazza. Come sempre, tutti si improvvisano direttori tecnici: i nonni si sperticano in considerazioni sui motori per impressionare i nipotini. Al termine, un applauso di circostanza alla vittoria di Verstappen.