
Controlli della Guardia di Finanza (foto di archivio)
Monza, 3 settembre 2025 – Venti lavoratori in nero, otto sospensioni dell'attività, 66mila euro di multe. Prosegue il piano di controlli delle Fiamme gialle del Comando provinciale della Guardia di finanza di Monza e Brianza, che hanno ulteriormente intensificato le attività di polizia economico-finanziaria da tempo avviate ai fini del contrasto del sommerso da lavoro, individuando appunto lavoratori impiegati in nero. Il rafforzamento della presenza e dell’attività di intelligence in sinergia con le segnalazioni al “117” e l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, si è concentrato sulla posizione di alcuni datori di lavori, preliminarmente individuati sulla base di specifici alert di rischio sintomatici di possibili illiceità nell’impiego di manodopera. E si è inserito nel dispositivo straordinario di controlli a contrasto della malamovida varato dalla Prefettura di Monza e della Brianza in vista della stagione estiva, con un’azione capillare delle pattuglie in particolare nei luoghi di attrazione serali e notturni e nei weekend, che tradizionalmente fanno registrare numeri più alti in termini di clienti nei centri cittadini.
Ammontano a oltre 66mila euro le sanzioni comminate dopo gli interventi ispettivi svolti dai Finanzieri del Gruppo di Monza e delle Compagnie di Seregno e Seveso che hanno sorpreso 20 lavoratori (di cui 16 di nazionalità italiana, due egiziani, un senegalese e un cittadino del Pakistan) in servizio presso diversi esercizi commerciali brianzoli senza regolare assunzione: tre ristoranti rispettivamente a Brugherio, Vimercate e Villasanta, un bar gelateria e un ristorante ad Arcore, tre pizzerie d’asporto di Desio, Triuggio e Lentate sul Seveso.
All’esito dei successivi accertamenti, al fine di riscontrare la correttezza degli adempimenti civilistici, previdenziali e assistenziali che spettano al datore di lavoro, sono otto gli esercizi commerciali per i quali è stata richiesta all'Ispettorato Territoriale del Lavoro il provvedimento di sospensione dell’attività, con altrettanti imprenditori verbalizzati per mancata comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro, di cui uno sanzionato anche per aver provveduto al pagamento delle retribuzioni con strumenti finanziari non tracciabili e per mancata effettuazione di ritenute fiscali e uno per mancato pagamento del canone speciale RAI.
"L’azione di servizio delle Fiamme gialle - fanno sapere dal Comando provinciale agli ordini del colonnello Gerardo Marinelli - rientra nell’ampio piano di contrasto al sommerso da lavoro programmato ad ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario assicurato dal Corpo, volto sia a concorrere, sotto l’egida della Prefettura di Monza e della Brianza, al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, sia a individuare le più gravi manifestazioni di illegalità collegate al lavoro nero che, oltre a sottrarre ingenti risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e compromette la leale e sana competizione tra imprese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere ingiusti vantaggi competitivi".