BARBARA CALDEROLA
Cronaca

L’autopsia: nessun malore dei piloti. Fatali il guasto o l’errore umano

Decisivi per le tre vittime i traumi causati dallo schianto dell’elicottero nel campo della tenuta di Castelguelfo

Lorenzo Rovagnati erede della dinastia dei salumi morto a 41 anni nell’incidente nel Parmense Ha lasciato la moglie e tre figli

Lorenzo Rovagnati erede della dinastia dei salumi morto a 41 anni nell’incidente nel Parmense Ha lasciato la moglie e tre figli

Nessun malore: a causare la morte dell’imprenditore Lorenzo Rovagnati e dei due piloti dell’elicottero precipitato Flavio Massa e Leonardo Italiani, sarebbero stati i traumi provocati dallo schianto nel campo della tenuta di famiglia a Castelguelfo, nel Parmense. Primi esiti delle autopsie portate a termine nei giorni scorsi e affidate a Valentina Bugelli, responsabile dell’Istituto di medicina legale della città emiliana.

L’Agusta Westland AW109 è precipitato il 5 febbraio poco dopo essere decollato nella fitta nebbia dall’eliporto privato della tenuta Rovagnati, in partenza per la Brianza, dopo una giornata di lavoro. Come ogni mercoledì, un’abitudine consolidata. All’arrivo dei soccorsi l’imprenditore era all’interno della cabina, mentre i corpi dei due piloti sbalzati all’esterno. Per le indagini, coordinate dalla Procura di Parma, diventa decisiva la consulenza del perito Stefano Benassi, ex pilota ed esperto di fama internazionale nominato dal pm Andrea Bianchi. Il tecnico ha 90 giorni per depositare la relazione che spiegherà le cause dell’incidente. A questo punto restano solo due piste da approfondire: l’errore umano o il guasto meccanico con la verifica di eventuali carenze sul fronte della manutenzione che potrebbero essere state decisive. Al lavoro i carabinieri, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo e i tecnici di Leonardo, azienda produttrice del velivolo.

Venerdì scorso i funerali di Rovagnati hanno messo fine all’aspetto privato del dramma. L’intera città si è stretta attorno alla dinastia per l’ultimo saluto all’erede. In prima fila, la moglie Federica Sironi, che ha avuto la terzogenita Sofia due giorni prima delle esequie, mamma Claudia e il fratello Ferruccio. Per loro, il lungo abbraccio di Biassono, delle istituzioni, degli amici, dei dipendenti. La bara coperta di rose rosse sotto lo sguardo dei figli Paolo e Beatrice ancora piccoli mano nella mano con la mamma è l’ultima immagine del manager nato e cresciuto qui e legatissimo alla sua terra. La verità su quel che è successo, sull’incidente che gli è costato la vita a soli 41 anni, arriverà fra meno di tre mesi con la perizia.