
Alessandro Impagnatiello durante la lettura della sentenza: l'ex barman è stato condannato all'ergastolo anche in appello
Il sì della Prefettura di Monza e Brianza è arrivato: il figlio di Alessandro Impagnatiello, l’assassino reo-confesso e condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Tramontano, può cambiare cognome e non porterà più quello del padre. La richiesta arrivata dalla madre del bambino, avuto da Impagnatiello in una relazione precedente a quella con la ragazza uccisa a Senago il 27 maggio 2023, è stata accolta e diventerà ufficiale ed effettiva tra 30 giorni. A meno che il padre, cui il tribunale dei minori ha già tolto la responsabilità genitoriale, non si opponga.
Il “no”
Il bambino, che all’epoca dell’omicidio della 27enne, aveva solo sei anni non potrà invece portare come secondo nome “Santhiago”, lo stesso del piccolo di sette mesi che la Tramontano portava in grembo. La richiesta della mamma per onorare la memoria del bimbo mai nato è stata infatti respinta.

Il disagio
Nella documentazione presentata per conto della sua assistita dall’avvocata Ersilia Solimene viene spiegato che che il cognome del padre rappresentava una forte disagio per il figlio da un punto di vista psicologico e sociale. Disagio riconosciuto dalla Prefettura: il bambino dunque cambierà cognome, visto che quello paterno sarà per sempre associato alla tragedia di Senago, ma manterrà il nome di battesimo.
La sentenza
Pochi giorni fa, il 25 giugno 2025, Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo anche in appello, dopo la sentenza di primo grado a marzo 2025. In appello, tuttavia, l’aggravante della premeditazione è stata esclusa mentre resta quella della crudeltà che la difesa dell’ex barman aveva chiesto di non riconoscere.