GIULIANO MARIA GALIMBERTI
Cronaca

L’assessora torna in Consiglio. Minotti sfoga tutta la rabbia: "Criticata da chi non è mamma"

Era stata attaccata dal centrosinistra a causa dell’assenza di 6 mesi dopo la nascita della figlia. Caos per le sue parole: ha colpevolizzato persone che non hanno avuto certe fortune.

Era stata attaccata dal centrosinistra a causa dell’assenza di 6 mesi dopo la nascita della figlia. Caos per le sue parole: ha colpevolizzato persone che non hanno avuto certe fortune.

Era stata attaccata dal centrosinistra a causa dell’assenza di 6 mesi dopo la nascita della figlia. Caos per le sue parole: ha colpevolizzato persone che non hanno avuto certe fortune.

È stata attaccata dal centrosinistra in questi sei mesi per la sua assenza in Consiglio dopo la maternità. L’assessora Carolina Minotti (nella foto) alla sua prima apparizione, partecipando in settimana alla seduta in videoconferenza, ha manifestato tutta la sua rabbia: "Mi hanno fatto sorridere gli attacchi da parte di mogli e parenti del pubblico. Hanno riso di me e si sono rivolte con termini poco carini, quando non sono madri e neanche tenute a testare il mio ruolo di madre. L’ho trovato disgustoso". Le affermazioni hanno subito scatenato la bufera. L’intento era difendere non solo il suo operato, ma anche il suo essere mamma e, in quanto tale, il diritto di scegliere come educare la figlia nata a gennaio. "In questi sei mesi non ho mai replicato – ha affermato Minotti -. Le mamme possono capirmi: collegarmi in orario serale è complicato. Trovo di cattivo gusto le critiche che mi sono state riservate come madre. Ognuno sceglie di crescere i figli come meglio crede". Minotti ha difeso anche il suo operato pubblico. "Mi sono collegata in videoconferenza per partecipare alla Giunta già la settimana dopo il parto. Il lavoro procede, non ho mai delegato ad altri il mio compito". La sua frase dedicata alle critiche da parte di chi non è madre, tuttavia, ha lasciato il segno. "Andrò a rivedere il video - ha subito replicato Fabio Meroni (Prima Lissone) -. Però prima di tutto si ricordi che genitori si può non essere per scelta, per incapacità o per malattia. L’assessora non può permettersi di parlare in quel modo". "Sono basito dallo sfogo – ha commentato Marino Nava (Listone Lista Civica) -. Minotti ha colpevolizzato chi certe fortune non le ha avute". E da parte di Paolo Rivolta (Lissone al Centro), critiche a Roberto Perego, presidente del Consiglio comunale: "Mi aspettavo che interrompesse lo sproloquio dell’assessora Minotti". E pensare che la sera precedente, il gruppo di Forza Italia sembrava aver chiuso la polemica. "L’assenza dell’assessora in aula è legittimata – aveva dichiarato il capogruppo Marco Fossati -. Sarebbe in difetto se facesse mancare il suo lavoro. Invece partecipa alla giunta". "Difendo Carolina Minotti– aveva aggiunto Cesare Viscardi -. La maternità è un evento da valorizzare. Si parla tanto di genitorialità, non possiamo tollerare che una donna venga attaccata perché cerca di conciliare i due ruoli". Parole sacrosante. Allo stesso modo, tuttavia, gli altri consiglieri non accettano le frasi rivolte nei confronti delle donne che non hanno avuto la possibilità di diventare mamme.