
Lo staff della Vis Nova Giussano La squadra brianzola sarà protagonista nel campionato di Eccellenza: «Abbiamo giocatori con grande potenziale»
Due promozioni in due stagioni. C’è chi impiega una carriera a vincere un campionato (e magari non riesce) e chi fa doppietta nel breve volgere di 12 mesi. La prima con la Cinisellese attraverso i playoff nel 2024 poi l’addio, l’approdo a Giussano dove centra la seconda vincendo il campionato con la Vis Nova con una squadra giovane, quasi del tutto nuova ma che si tiene alle spalle dalla prima all’ultima giornata tutte le big del girone B. In Eccellenza, il ds Giuseppe Zora, questa volta, ci entra dalla porta principale e soprattutto ha potuto programmare durante l’estate la stagione successiva modellando l’organico in vista della serie superiore. "Organico che nasce dopo un lungo confronto con l’allenatore. Ritengo molto importante il suo pensiero. Poi ho parlato con i giocatori, uno per uno. Riaccogliamo a Giussano Trezza che è un giocatore di categoria, Marzucca è reduce da un campionato strepitoso. Vi sorprenderanno Cima Vivarelli e Traversa, esploderanno Pollutri e Schiavina che hanno enorme potenziale". Durante la presentazione, Zora ha parlato alla squadra chiedendo ai ragazzi di "osare". Ma come osa una matricola in Eccellenza? "Osa senza avere paura di nessuno e va in campo senza timore nell’affrontare squadre con nomi altisonanti e costruite con budget superiori al nostro. Ma soprattutto osa nel lavoro che deve essere sempre tantissimo", dice Zora che espone le differenze tra le due promozioni. "Quella principale che qui a Giussano l’ho vissuta a pieno e senza alcun pronostico a favore. E per come è arrivata è stata qualcosa di veramente emozionante. A Cinisello invece l’Eccellenza era un obiettivo che perseguivamo da tanto tempo e quando è arrivato è stato bellissimo. Ma raggiungerlo tramite i playoff è una cosa, da primi in classifica…". Come è noto, da agosto sarà una Vis Nova con tanti giocatori protagonisti la passata stagione e non è stato difficile convincerli a restare. "Nessuno mi ha chiesto di andare via e questa credo sia la cosa più bella per un direttore sportivo…".