
Karine Cogliati, l'italo brasiliana di 26 anni trovata morta a Carate Brianza
Carate Brianza (Monza), 26 Maggio 2025 – Si è avvalso della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Bernardini, il 45enne incensurato titolare di una pizzeria da asporto a Carate Brianza che è finito agli arresti domiciliari con le accuse di spaccio di droga e morte in conseguenza di altro reato ed è accusato anche di occultamento di cadavere per la morte di Karine Cogliati.
La 26enne italo-brasiliana era stata trovata morta lo scorso febbraio in una zona impervia alla periferia di Carate Brianza, rannicchiata dentro una felpa le cui maniche erano state legate per trasportarla come un sacchetto da abbandonare.
Questa mattina, lunedì 26 maggio, il 45enne è arrivato insieme al suo avvocato nell'ufficio del giudice del Tribunale di Monza Marco Formentin, dove però non si è sottoposto alle domande.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Seregno, coordinati dal pm della Procura di Monza Flaminio Forieri, la 26enne è morta per overdose di cocaina, ceduta dall'indagato in una camera di un motel di Lissone, dove il corpo senza vita della ragazza è rimasto una notte intera prima che il pizzaiolo lo trasportasse nel bosco. Un passante lo ha scoperto e ha allertato i carabinieri.
Bernardini era scappato in Slovenia, ma i militari lo avevano identificato dall'auto ripresa dalle telecamere della zona.