DARIO CRIPPA
Cronaca

Torna in Italia nonostante un bando di 10 anni e si fa ospitare dall’amico ai domiciliari: arrestato

Un 42enne marocchino è stato individuato dai carabinieri a casa da un conoscente di Lissone: solo a ottobre dell’anno scorso era stato rimpatriato su ordine del magistrato di sorveglianza

Il 42enne è stato arrestato dai carabinieri di Lissone (Archivio)

Il 42enne è stato arrestato dai carabinieri di Lissone (Archivio)

Lissone, 20 agosto 2025 – Non sarebbe potuto rientrare in Italia per 10 anni, e invece era di nuovo qui, ospite per giunta di un uomo agli arresti domiciliari. I carabinieri della stazione di Lissone hanno proceduto all’arresto in flagranza di un 42enne marocchino, senza fissa dimora, ritenuto responsabile del reato di rientro illegittimo nel territorio italiano.

Nella tarda serata del 17 agosto, i militari hanno effettuato un controllo nell’abitazione di un uomo sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, per verificare il puntuale rispetto delle prescrizioni imposte, tra cui quella di non ricevere persone senza l’espressa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria.

Durante il controllo però, in violazione di quest’ultimo divieto, i carabinieri nella sua casa, hanno constatato la presenza non autorizzata di un uomo. I carabinieri lo hanno identificato e, all’esito di un’approfondita verifica, hanno accertato che quest'ultimo aveva fatto illecitamente ingresso in Italia.

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Infatti, il 42enne, lo scorso mese di ottobre, era stato espulso dal territorio nazionale in esecuzione della misura di sicurezza disposta dal magistrato di sorveglianza di Novara ed era stato rimpatriato in Marocco attraverso la frontiera aerea di Milano Malpensa, con divieto di reingresso per un periodo di 10 anni. Uno stop che, evidentemente, non ha rispettato. Accertata la violazione della misura imposta, il cittadino nordafricano è stato dichiarato in stato di arresto e, una volta assolte le formalità di rito, in attesa del giudizio per direttissima, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Monza, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza. Proseguono gli accertamenti per capire come sia riuscito a rientrare in Italia.