
La sindaca Laura Borella ha rinunciato al progetto della Giunta precedente: i costi sono saliti e i bimbi sono sempre meno
Il Comune acquista posti negli asili nido privati, salta definitivamente l’idea del polo comunale dell’infanzia. La sindaca Laura Borella tira diritto nonostante le polemiche. Proprio in questi giorni, infatti, è stato formalizzato l’acquisto di 16 posti al nido Piccoli Passi, con sede in via Orelli, gestito dalla parrocchia dei santi apostoli Pietro e Paolo. L’amministrazione comunale, in realtà era intenzionata ad acquistare un numero di posti pari al doppio, ma quando ha pubblicato il bando nel mese di febbraio ha ricevuto un’unica risposta. Gli altri nidi lissonesi non sono interessati alla proposta. L’intento era quello di dotarsi di 32 posti aggiuntivi rispetto ai 60 già a disposizione. Con questa iniziativa la sindaca aveva cestinato il progetto del polo dell’infanzia, che la Giunta precedente intendeva realizzare in via Penati, con un asilo nido e una scuola dell’infanzia (10 posti per il primo e 30 per la seconda), con personale altamente specializzato, per una spesa complessiva di 2,1 milioni di euro, di cui oltre la metà finanziati dalla Regione. La Giunta Borella ha preferito fare un passo indietro. "Dal 2017 a oggi – ha spiegato la sindaca – il bisogno educativo e di istruzione della popolazione in quella fascia di età si è significativamente modificato, essendosi concentrato sui bambini tra 0 e 2 anni. E la stima di tutti i costi connessi alla realizzazione del progetto e alla successiva gestione del servizio del polo dell’infanzia è sensibilmente aumentata, tanto da rendere non più conveniente e opportuna la prosecuzione dell’iniziativa". Per i primi 16 posti il Comune spenderà poco più di 91mila euro, da versare alla parrocchia in tre rate. In parte saranno recuperati col pagamento delle rette, a prezzi calibrati, che verseranno mensilmente le famiglie.
Gualfrido Galimberti