
La dirigente scolastica ha spiegato che i costi vanno sostenuti dalle famiglie
Rientro a scuola con stangata per le famiglie di Cogliate e Ceriano Laghetto, i cui figli frequentano le primarie dell’istituto comprensivo Cesare Battisti: da settembre il costo della sorveglianza aumenta considerevolmente per i bambini che non fanno il tempo pieno.
Il servizio infatti sarà affidato a una cooperativa con personale specializzato e questo comporterà un aumento dei costi che sarà a carico delle famiglie.
La questione è stata spiegata in maniera molto chiara durante un’assemblea aperta alle famiglie che si è tenuta a luglio, seguita da una lettera che indica modalità e cifre dell’intervento. La questione riguarda le classi a tempo normale della scuola primaria, ovvero le 29 ore per le classi 1ª, 2ª, 3ª e le 31 ore per le classi 4ª e 5ª. Si tratta di moduli non sempre scelti per volontà delle famiglie, ma in qualche caso anche "obbligati di fatto" per mancanza di posto nel tempo pieno. Per questi bambini c’è il servizio mensa "ma non è prevista la presenza dei docenti durante la pausa pranzo: lo Stato, infatti, non garantisce la copertura dell’orario mensa con personale scolastico", si legge nella nota diffusa dall’istituto comprensivo Cesare Battisti.
"Per garantire la sorveglianza degli alunni durante il tempo mensa, la scuola provvede, per conto delle famiglie, a reclutare educatori esterni. Il costo del servizio è a carico delle famiglie, in quanto si tratta di un’attività non compresa nell’orario scolastico obbligatorio".
A seconda delle classi frequentate, i bambini senza tempo pieno hanno l’esigenza di fare 3, 4, o 5 rientri settimanali e questo si traduce in una spesa, rispettivamente di 230, 300 o 360 euro con un aumento notevole (anche dell’80%) rispetto al passato. Durante l’assemblea pubblica, a cui erano presenti anche il sindaco di Cogliate e la vicesindaca di Ceriano Laghetto, alcuni genitori si sono lamentati dei nuovi costi da sostenere, ma d’altra parte la dirigente scolastica ha spiegato che questi costi non possono essere sostenuti dall’istituto comprensivo. Dall’incontro è emerso anche che in passato ci sono state numerose famiglie che non hanno versato il dovuto.
Ora le famiglie si trovano davanti ad un bivio: o si iscrivono al servizio di sorveglianza (che va di pari passo col servizio mensa) e quindi aggiungono queste nuove quote al costo del buono pasto, oppure rinunciano al servizio e quindi si impegnano ad andare a recuperare i figli alla fine della prima parte delle lezioni e a riportarli a scuola dopo avere pranzato a casa. Iscrizione e pagamento devono essere effettuati entro il prossimo 29 agosto, almeno per la prima rata da 180 euro.