
Le forze dell’ordine durante un controllo nelle aree del Parco delle Groane
Aumenta la presenza di tossicodipendenti a Ceriano Laghetto, indice di un riacutizzarsi del problema dello spaccio nei boschi delle Groane? Lo segnala l’ex sindaco, oggi consigliere d’opposizione, Dante Cattaneo, attraverso i suoi canali social. "Mi arrivano segnali da non sottovalutare - scrive Cattaneo -. Foto e segnalazioni che ci riportano indietro agli anni bui del bosco dell’eroina, dei binari della droga, della seconda piazza di spaccio più grande del Nord Italia". Il riferimento è alla situazione drammatica in cui si trovava dieci anni fa l’area tra le due stazioni di Ceriano Laghetto, quando furono anche documentate le “processioni” quotidiane di decine di tossici lungo i binari che attraversano il Parco delle Groane. Oggi Cattaneo segnala (e mostra in foto) un tossicodipendente, disperato, a terra, vicino alla stazione Ceriano-Solaro (via Primo Maggio) e aggiunge che "sono tornati anche gli “zombie” che rovistano nei cestini e addirittura fenomeni di prostituzione in via Milano". Il monito di Cattaneo è quello di non abbassare la guardia: "Siamo riusciti a liberarci da una piaga mostruosa dopo una guerra decennale grazie in primis alle nostre straordinarie forze dell’ordine, ma anche alla costante collaborazione di istituzioni, ronde di volontari e cittadini. Un lavoro di squadra portato da esempio a livello nazionale. Forse qualcuno se lo è dimenticato?".
Dall’amministrazione si replica che il fenomeno è sotto controllo, attraverso le forze dell’ordine, tanto che sono stati accertati alcuni “cambi di postazione” degli spacciatori, che hanno portato anche al successo di alcuni interventi della polizia locale in queste ultime settimane. Allo stesso tempo, però, si rileva che, anche secondo quanto riferito da Prefettura e forze dell’ordine con cui è costante la collaborazione, non risulta un particolare aumento del fenomeno, che resta molto contenuto rispetto al passato.