Inchiesta corruzione: “Ci voleva il gas”, così chiamavano in codice le tangenti sulle protesi

Monza, a processo i manager e il chirurgo ortopedico. Mazzette da 2mila euro ai medici che sceglievano i prodotti della loro azienda

Una sala operatoria

Una sala operatoria

«Ci voleva il gas, ci voleva il gas, gliel’ho dato ieri un po’ di gas". Così nel maggio 2015 il responsabile commerciale per la Lombardia per le protesi ortopediche francesi Ceraver, Marco Camnasio, diceva al responsabile commerciale in Italia della stessa società Denis Panico. Il «gas», secondo il maresciallo delle Fiamme gialle che ha indagato, era una presunta mazzetta di 2mila euro consegnata al Policlinico di Monza al chirurgo ortopedico Marco Valadè, uno dei personaggi coinvolti nell’inchiesta per corruzione coordinata dalla Procura di Monza. Ieri l’inquirente è stato sentito in aula al processo al Tribunale di Monza.

Dopo i 4 patteggiamenti tra 2 anni e 8 mesi e 3 anni e 4 mesi di reclusione degli allora chirurghi ortopedici del Policlinico di Monza Marco Valadè e Fabio Bestetti, di Denis Panico e della stessa Ceraver, ora alla sbarra si trovano Marco Camnasio, il chirurgo ortopedico Claudio Manzini, luminare nei traumi al ginocchio, e tre dirigenti francesi della Ceraver. Secondo le indagini della Finanza di Milano, coordinate dalla pm monzese Manuela Massenz, Panico e Camnasio, col placet dei tre dirigenti francesi, avrebbero reclutato medici disposti a scegliere le loro protesi, offrendo come corrispettivo denaro e altri benefit, come ristoranti, alberghi e viaggi. Bestetti e Valadè si sarebbero attivati per utilizzare le protesi e per contribuire alla ricerca di medici di base disponibili a reclutare pazienti.

Meno pesante la posizione di Manzini, accusato di aver preso parte alla corruzione ma nella fattispecie meno grave di "corruzione nell’esercizio di una funzione" relativamente all’uso delle protesi (che sarebbero state utilizzate soltanto se di reale utilità), mentre di aver agito per "atti contrari ai doveri d’ufficio" nel prestarsi per le visite negli ambulatori dei medici di base o per avervi inviato medici del suo staff allo scopo di reclutare nuovi pazienti. Il Policlinico di Monza si è costituito parte civile con l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri, mentre è stata chiamata come responsabile civile la Ceraver Italia. Il finanziere ieri ha parlato davanti ai giudici anche di "pizzini" trovati nel 2017 nella borsa di Camnasio da cui si è riusciti a risalire al numero di visite ambulatoriali e a quanto veniva pagato agli ortopedici e ai medici di base ritenuti compiacenti.