CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

In mostra gli strumenti leonardeschi di Sangineto

Un tuffo nel Medioevo fra clavicembali, arpe, salteri. Sono solo alcuni degli strumenti a corde costruiti negli anni da Michele...

Alla presentazione della mostra di Michele Sangineto c’era il gruppo “Incontro Danza“

Alla presentazione della mostra di Michele Sangineto c’era il gruppo “Incontro Danza“

Un tuffo nel Medioevo fra clavicembali, arpe, salteri. Sono solo alcuni degli strumenti a corde costruiti negli anni da Michele Sangineto, insegnante di ebanisteria per 35 anni all’Istituto d’arte di Monza. Appassionato di storia medievale fino al Rinascimento e grande fan di Leonardo Da Vinci, ne ha ripreso i bozzetti, dal Codice di Madrid (1503-1505) realizzando molti degli strumenti "dell’uom dal multiforme ingegno". Alcuni sono in mostra a Villa Camperio fino a domenica 29, sabato e domenica ore 9-12 e 15-18.

Durante la settimana occorre prendere appuntamento al numero 353.47.93.121. L’esposizione è rivolta in particolare agli appassionati di musica, di cultura medievale e a chi ama costruire oggetti e strumenti a mano, in legno. All’inaugurazione l’altro giorno era presente anche il gruppo di danze antiche “Incontro Danza“ di Villasanta, che ha improvvisato un ballo al suono del salterio. "La viola organista - racconta Sangineto - era lo strumento preferito di Leonardo che immaginò una viola, o meglio un cordofono con cassa armonica a triangolo, con il cateto minore disposto orizzontalmente sul terreno, che avesse le caratteristiche polifoniche dell’organo". La viola organista di Sangineto segue gli appunti di Leonardo, come la lira a braccio e molti altri. A questi si aggiungono quelli visti in dipinti e affreschi del medioevo e primo Rinascimento, in mano a angioletti o dame di corte, come elementi decorativi, dalle forme strane, mai realizzati nella realtà. Sangineto ne ha costruiti un centinaio, tutti funzionanti, di cui circa 20 esposti.

Sangineto ha imparato da Leonardo l’incessante ricerca di un’applicazione pratica dei suoi studi che lo ha portato a dotare i suoi strumenti di una meccanica sofisticata. Vere e proprie macchine musicali, come l’organo di carta o la piva a vento continuo. "Ogni tasto e ogni chiave - sottolinea Mario Taddei, ricercatore della Leonardo Da Vinci Academy - è realizzato a mano: non ce n’è uno uguale all’altro; in questo senso si può dire che l’imperfezione è il pregio delle opere di Sangineto". Dagli studi di Leonardo, Michele Sangineto ha raccolto appunti in libricini ingialliti dal sapore antico. Per dare loro una forma fruibile, insieme a Mario Taddei ha scritto il libro “Leonardo e i leonardeschi, tra gli angeli musicanti“, disponibile su Amazon e stampato a richiesta. "Questo libro è un dono che voglio fare a tutti - scrive Sangineto -. Con entusiamo, candore e umiltà voglio condividere il mio percorso, affinché ognuno possa trarne il giovamento che più gli si addice. Qulcuno, spero, ne trarrà ispirazione".

Cristina Bertolini