CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Il passato esce dai vecchi bauli. In mostra la casa dei nonni

Al Mulino Colombo un tuffo tra gli utensili di una volta, dai macinini a legno alle ghiacciaie

Al Mulino Colombo un tuffo tra gli utensili di una volta, dai macinini a legno alle ghiacciaie

Al Mulino Colombo un tuffo tra gli utensili di una volta, dai macinini a legno alle ghiacciaie

Il Museo etnologico di Monza e Brianza (Memb) invita a rispolverare la memoria della vita quotidiana di un tempo con una nuova mostra. Si intitola “La casa di un tempo: utensili e memorie“ ed è stata inaugurata ieri: l’esposizione porta a rievocare gli oggetti di tutti i giorni, in diretta dalle case dei nostri nonni.

Nella suggestiva cornice del Mulino Colombo (vicolo Scuole, 11 a Monza) un viaggio emozionale e coinvolgente, un’opportunità preziosa per riconnettersi con le proprie radici e apprezzare l’ingegno e la creatività che caratterizzavano la quotidianità di un’epoca ormai lontana. "Il museo etnologico conserva 25mila oggetti (fotografati e catalogati), di cui 400 relativi alla vita domestica – spiega il presidente del Memb Alberto Naboni – tra i quali sono stati selezionati 170 suggestivi utensili e oggetti domestici, valutati e puliti".

Il percorso espositivo guiderà i visitatori attraverso le diverse attività che si svolgevano tra le mura domestiche. Anzitutto la cura della casa: dalle scope di saggina ai catini per il bucato, dai saponi fatti in casa, ai secchi per pulire e assi per lavare. Poi la preparazione del cibo: bilance a bracci, scatole di latta decorate, macinini per il caffè, zangole per il burro e una variegata selezione di utensili da cucina. Tra gli oggetti più particolari e affascinanti, i visitatori potranno ammirare una splendida ghiacciaia, antenato in legno e zinco del moderno frigorifero: in tutto e per tutto uguale a un armadio, con uno sportello in cima, da cui versare il ghiaccio.

E poi le prime “schiscette“ per il trasporto del pranzo, piatte, oppure più evolute a quattro piani. Tra gli ingranaggi del mulino fanno capolino antiche mezzelune, tazze, bicchieri, barattoli di ceramica per sale, zucchero e caffè che si acquistava in grani e poi si macinava con il macinino in legno.

Per la cura del vestiario si ritrovano vari modelli di ferri da stiro in ghisa e le iconiche macchine da cucire Singer, una da tavolo e una a pedale, decorate in stile Liberty, con la scritta “Compagnia Singer, stabilimento di Monza“ a testimonianza di un marchio che ha fatto la storia della città, oltre che dell’Italia.

Il mantenimento della cantina era un vero rito. In mostra due imbottigliatrici che narrano la tradizione della produzione e conservazione del vino in damigiana e poi nelle bottiglie di vetro scure che venivano, appunto, riempite per la vendita.

Candelabri, lampade ad olio, lanterne a petrolio, stufe in ghisa ricordano i tempi in cui nelle case non c’era l’illuminazione e anche i letti si scaldavano con il “prete“ lo scaldino per le serate più fredde.

L’esposizione resterà aperta fino al 29 giugno e poi ancora dal 2 settembre al 5 ottobre. Orari di apertura: martedì, giovedì, domenica 10-12.30; mercoledì 16-18.30. Ingresso gratuito. Sito web: www.memb.it.