Il video messaggio di Ilaria Salis: “Il pozzo ha cambiato forma ma ci sono ancora dentro: la mia battaglia non è finita”

L'attivista monzese ha parlato per la prima volta tramite il suo account Instagram rivolgendosi direttamente a tutte le persone che in questi mesi di prigionia ungherese le sono state vicino

“Ciao a tutte e a tutti. Innanzitutto un enorme ringraziamento perché siete stati la mia forza in questi mesi e lo siete tutt'oggi”, queste le prime parole dell’attivista brianzola Ilaria Salis, arresta in Ungheria l’11 febbraio 2023 perché accusata di aver aggredito alcuni neo nazisti durante il “Giorno dell’Onore”.

Alcuni frame dal video messaggio di Ilaria Salis
Alcuni frame dal video messaggio di Ilaria Salis

Ora L’insegnante 39enne ha ottenuto gli arresti domiciliari e dalla casa dove è reclusa si è rivolta a tutti i suoi followers. “Io adesso purtroppo sono ancora qui in Ungheria, sono agli arresti domiciliari, devo indossare questo braccialetto elettronico. Il processo contro di me va avanti e rischio 24 anni di carcere, per cui direi che la mia battaglia non è assolutamente finita. Il pozzo ha cambiato forma, ma io sono ancora lì dentro” (facendo riferimento al passaggio dal carcere agli arresti domiciliari)

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Poi Salis ha affrontato il tema politica e le ragioni che l’hanno spinta a scendere in campo in prima persona. Candidata per Avs alle prossime europee, la 39enne antagonista italiana ha spiegato che “sono candidata con l'alleanza Verdi sinistra, anche se in realtà io non sono una politica di professione. Io ho sempre fatto politica in altri contesti dal basso e sono un insegnante precaria. Come tutti sapete sono antifascista e nell'ultimo anno e mezzo purtroppo questa vicenda dell'arresto ha sconvolto completamente la mia vita"

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“E infatti anche a partire da questo che ho deciso di candidarmi perché vorrei che tutte le persone che si trovano in Europa a sopportare situazioni di ingiustizia di questo tipo non siano lasciate da sole. Di battermi anche per il diritto a un'istruzione di qualità per cambiare radicalmente le condizioni materiali di vita e per contrastare le destre radicali e le loro politiche discriminatorie”.

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Poi il saluto finale e la chiusura del video, con l’augurio di poter abbracciare tutte le persone che le stanno dando forza in Italia: “Quindi, avendo provato tutto ciò sulla mia pelle, vorrei che fosse la solidarietà e non la paura il faro che guida l'Europa e spero di abbracciarvi il prima possibile. In Italia Tutti.