ANDREA MORLEO
Editoriale e Commento
Editoriale

Voglio tornar bambino

L’infanzia e la vecchiaia appaiono come due fasi della vita apparentemente opposte ma in realtà non sono così estranee una all’altra. L’ennesima conferma arriva dal racconto del primo viaggio di Anna Bertolotti, 94 anni, sulla linea “blu” della metropolitana. Sentite.

“È stato bellissimo, il metrò è partito come un razzo: ero seduta davanti ed era come se guidassi. Mi sono stupita di non vedere l’autista. Questo mondo sempre più tecnologico mi affascina ma mi fa anche paura perché non è più quello a cui sono abituata”.

Certo, il mondo si è stravolto eccome ed è normale a novant’anni suonati rimanere un po’ spiazzati di fronte a tutte queste diavolerie moderne. Eppure ad Anna è bastato poco per tornare ad emozionarsi. E lo dice anche apertamente: “Seduti davanti siamo tornati bambini. Tutto automatico, sembra una magia”. 

È bastato il viaggio su una nuovissima metropolitana in compagnia di un paio di amici per trasmetterle tanta positività e farle capire “che devo uscire più spesso, che anche a 94 anni posso ancora esplorare la mia città”. L’ennesima dimostrazione che la vita, in fondo, è un grande gioco dell’oca in cui l’arrivo coincide con la partenza. E il segreto sta forse nel lasciarsi stupire dalle piccole cose, proprio come da bambini.