GIULIANO MARIA GALIMBERTI
Cronaca

Il sindaco che ti invita a cena: "Ricchezza umana e culturale"

Da quando si è insediato Paolo Vintani ospita a turno a tavola un concittadino sorteggiato. È innamorato del suo Comune: "Eccellenze, servizi di livello e tutti pronti a rimboccarsi le maniche".

Da quando si è insediato Paolo Vintani ospita a turno a tavola un concittadino sorteggiato. È innamorato del suo Comune: "Eccellenze, servizi di livello e tutti pronti a rimboccarsi le maniche".

Da quando si è insediato Paolo Vintani ospita a turno a tavola un concittadino sorteggiato. È innamorato del suo Comune: "Eccellenze, servizi di livello e tutti pronti a rimboccarsi le maniche".

Piccolo, in questo caso, è davvero bello. Ne è convinto il sindaco Paolo Vintani, che invita i brianzoli ad accostarsi alla sua cittadina con curiosità per lasciarsi conquistare dal bello.

Sindaco, è così innamorato del suo paese?

"Qui esercito la mia attività professionale, qui ho la residenza, qui ognuno trova la dimensione giusta. Non lo sostengo soltanto io: ho ricevuto conferme anche dalle persone che sto invitando a cena sorteggiandole di volta in volta. Già i primi ospiti, una coppia di giovani arrivati da altre realtà, mi hanno detto che amano Barlassina perché è a misura d’uomo. Il mondo piccolo. Ci si conosce, è un plusvalore".

La dimensione piccola è il pregio di Barlassina?

"Beh, c’è anche molto altro. Non abbiamo grandi aziende, c’è una ridotta attività edilizia. C’è il vissuto tipico del paese, ma Barlassina è sufficientemente grande per offrire servizi. Poi storicamente, è un ricettacolo di élite. Abbiamo personaggi di fama, pittori, il teatro Belloni che è una perla, tanta cultura, il bello. A costo di sembrare presuntuoso, direi che il clima è culturalmente avanzato ed elitario. Abbiamo scuole di prim’ordine, strutture sportive. Anche le eccellenze vengono o si sviluppano qui: penso alla Banca di credito cooperativo di Barlassina. O anche al golf, che pur essendo nel territorio di Birago, frazione di Lentate, ha voluto essere identificato come Golf di Barlassina".

Luogo ideale per vivere o c’è anche qualcosa che lo rende affascinante per la visita in giornata?

"Abbiamo il teatro e le opere d’arte che fanno di Barlassina una meta da scoprire. Nella chiesa parrocchiale una Madonna di Bernardino Luini e gli affreschi del nostro celebre concittadino Valentino Vago. Già questo, da solo, invita a venire qui. Poi potrei aggiungere la mostra semipermanente della Bcc di Barlassina. Lo stesso municipio è molto bello e invita a sposarsi a Barlassina. Infine penso al verde: siamo nel Parco Groane, abbiamo un’offerta di carattere ambientale davvero ottima".

C’è qualche luogo a lei caro, magari anche non particolarmente conosciuto oltre confine?

"A me piace particolarmente il parco del municipio. E poi, fin da bambino, amo molto i nostri viali. Non so quanti hanno qualcosa di simile al nostro viale Trento, con le ville e le alberature. A tutti suggerisco poi la collinetta della scuola materna che offre una splendida vista. Però c’è dell’altro oltre ai luoghi".

Ovvero?

"La cosa più bella di Barlassina sono i barlassinesi. Il soprannome è quello di asnitt, asini. E in parte è vero, ma nella caratteristica migliore: i miei concittadini si rimboccano sempre le maniche, sono sempre pronti, fanno senza voler apparire. Non a caso il volontariato è molto sviluppato. Tanti, considerando la presenza della banca, pensano a un paese ricco. In realtà la ricchezza umana che si può riscontrare qui è il valore aggiunto".

G.G.