
Seregno, la parte più pericolante della storica zona industriale dismessa è stata demolita. Allo studio un progetto residenziale. Rossi precisa: l’intervento dovrà integrarsi con il quartiere.
Qualcosa si muove all’ex Carburatori Dell’Orto: la parte più pericolante della struttura è stata demolita. Ora c’è il secondo problema da affrontare: la riqualificazione dell’area. In attesa di capire quale sarà il progetto effettivo, il sindaco Alberto Rossi avvisa la proprietà: no un numero eccessivo di appartamenti. Nei giorni scorsi, intanto, è stato compiuto il primo passo, quello della demolizione di una parte dell’azienda. Nessuno nelle scorse settimane lo avrebbe mai pronosticato. L’ex Carburatori Dell’Orto, storica azienda (situata tra corso Matteotti e via Cavour) che negli anni ha contribuito non solo a dare lavoro a tante persone ma anche a diffondere il nome di Seregno a livello internazionale, col tempo si era trasformata in un grave problema. Da una parte la bruttura di uno spazio ormai abbandonato, dall’altra la conseguente trasformazione in luogo di riparo per senzatetto e malintenzionati. La proprietà aveva accolto la richiesta dell’amministrazione: impedire l’accesso agli estranei, provvedendo anche a murare alcune finestre.
"Il privato – spiega il sindaco - ha a disposizione circa 13.000 metri quadrati da edificare, con un eventuale incremento del 20 per cento in quanto area dismessa. L’amministrazione ha avviato momenti di confronto con la proprietà per capire se e come fossero interessati alla rigenerazione di questa area e da questo confronto è maturato un primo risultato, significativo, con l’abbattimento della parte più pericolante del vecchio edificio, in modo da mettere in sicurezza la zona. Nelle ultime settimane la proprietà ha presentato un piano integrato di intervento, che, in questo momento, è al vaglio degli uffici". Il privato vorrà però monetizzare. "Le aspettative – avverte Rossi - dovranno però conciliarsi con l’interesse pubblico, con la necessità di integrare il nuovo intervento con il quartiere. In questo delicato percorso di verifica l’amministrazione è accompagnata dal gruppo di esperti del Cise. Nella delibera di Giunta si è condivisa con i consulenti l’idea che la trasformazione di quest’area da industriale ad abitativa ci pone di fronte alla necessità di ponderare in modo equilibrato le scelte per evitare che l’arrivo di nuovi abitanti gravi su un contesto già intensamente utilizzato".