REDAZIONE MONZA BRIANZA

Il crollo verticale dei club: "Ma qui resistiamo e speriamo"

Abbonamenti in calo dopo la retrocessione, molte incertezze e trasferte lunghissime all’orizzonte "I prezzi sono calati e la società è finalmente più vicina anche a noi: lo zoccolo duro non molla".

Abbonamenti in calo dopo la retrocessione, molte incertezze e trasferte lunghissime all’orizzonte "I prezzi sono calati e la società è finalmente più vicina anche a noi: lo zoccolo duro non molla".

Abbonamenti in calo dopo la retrocessione, molte incertezze e trasferte lunghissime all’orizzonte "I prezzi sono calati e la società è finalmente più vicina anche a noi: lo zoccolo duro non molla".

Moderata speranza e molta incertezza nel cuore dei tifosi del Monza in vista del debutto stasera alle 21 all’U-Power Stadium contro il Mantova. Quelli che seguono da sempre le sue sorti spesso altalenanti e che, nonostante l’onta di una retrocessione umiliante, continueranno a occupare gli spalti del vecchio Brianteo. Sono il popolo dei Monza Club, falcidiati dalle ultime sventure, e già scesi da 17 a 15 e alcuni forse più nominali che effettivi.

Chi è inossidabile è Giuseppe Ghezzi, tra i fondatori degli Amici del Monza: "Incognita totale, impossibile esprimersi su quanto ci aspetta, anche se certo sono rimasto male da quanto visto all’esordio in Coppa Italia. Difficile capire chi farà parte di questa squadra, ci sono ancora tanti big ma non ci sa quanta voglia abbiano di giocare in Serie B".

Ghezzi prova a restare ottimista, la nuova proprietà americana "è sembrata avvicinarsi a noi tifosi e anche i prezzi sono calati, le porte agli allenamenti sono state aperte. Speriamo che finalmente qualcuno parli, qui a Monza non succede da un anno e mezzo. Il nostro obiettivo deve essere semplice: fare al più presto i punti necessari per salvarsi, poi si vedrà". Basterà? "Siamo meno della metà rispetto a un anno fa nel nostro gruppo, ma una sessantina rimaniamo. Continueremo ad allearci con gli altri club per organizzare le trasferte". Chi nonostante le trasferte lunghissime all’orizzonte non sembra aver paura è Silvano Silva, presidente del Monza Club Alta Brianza: "Siamo un’ottantina, lo zoccolo duro non tradisce. Tanto che per la trasferta di Bari, la prima della stagione, abbiamo già noleggiato 3 van e saremo in 18. Siamo fiduciosi, anche se vogliamo giocatori che siano contenti di restare. Col Frosinone si è vista troppa gente che tirava indietro la gamba: ecco, non vogliamo tenere giocatori controvoglia. Per cosa accadrà dipende tutto dalla campagna acquisti, ma noi siamo carichi".I segni positivi ci sono. "Il nuovo direttore sportivo Burdisso è sempre presente, ad esempio: non accadeva da anni, in fondo Monza è una vetrina anche per lui. Veniamo da tre anni strani, con una società che dava poche soddisfazione a noi tifosi: speriamo che l’aria stia cambiando".

Uno che non mancherà è Gigi Giginho Tieri del Monza Club San Fruttuoso, pronto a innalzare la sua inconfondibile bandiera del Brasile (è spesso lì)sugli spalti, "tanto più che quest’anno abbiamo comprato un brasiliano come Paulo Azzi, che mi ha subito ben impressionato". E per il resto? "Siamo arrivati ai nastri di partenza con molti dubbi sul nostro amato e bistrattato Monza! Ho seguito il pre-campionato e a dir la verità non mi era dispiaciuto. Poi domenica ho assistito col Frosinone a uno spettacolo indecoroso, con i nostri veterani che camminavamo in campo, svogliati, evanescenti… e la mente è tornata all’aprile 2024 quando la squadra ha smesso di giocare fino al 2025, senza nerbo.

A questo punto mi son detto se devono giocare così i senatori per il bene del Monza meglio che vadano via! Ma in queste condizioni fisiche chi li vuole? Come puoi fare cassa per reinvestire? Sarei contento e felice se quest’anno ci salvassimo con largo anticipo senza passare dai playout, sarebbe già buono! E mi piacerebbe che dopo o meglio prima del closing vendessero qualche giocatore che ormai con noi non vuol più giocare e che acquistassero un centravanti che segni! E che la nuova proprietà di rendesse conto che per la promozione in A… ne deve passare di acqua del Lambro sotto il ponte di San Gerardo, senza i “scires..custan trop“!!".

Da.Cr.