
Il secondo anello verde della Curva Nord
MILANO – “A meno di una settimana dalla finale di Champions League, ci ritroviamo a scrivere queste righe pieni di delusione e rabbia”. Inizia così il comunicato che i gruppi della Curva Nord hanno postato su Instagram per lamentarsi di non aver ricevuto biglietti per la finale di sabato a Monaco di Baviera tra Inter e Paris Saint Germain. Una situazione del tutto diversa da quella di due anni fa, quando l’allora frontman Marco Ferdico sollecitò persino l’allenatore Simone Inzaghi per fare pressioni sulla società in vista della gara contro il Manchester City.
Un ultimatum preceduto dalla minaccia di mettere in scena lo sciopero del tifo per la finale di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina. Alla fine, il numero di ticket per l’Ataturk di Istanbul raddoppiò da 800 a 1.500, ma poi l’indagine “Doppia Curva” di Dda e Squadra mobile fece emergere che su quei tagliandi Ferdico e gli altri due membri del triumvirato, Andrea Beretta e Antonio Bellocco, ci avevano guadagnato illecitamente centinaia di migliaia di euro. Ora è tutto cambiato, proprio a seguito dell’inchiesta che il 30 settembre 2024 ha smantellato i vertici del tifo organizzato nerazzurro e svelato il ricchissimo indotto nero del Meazza (che avrebbe alimentato pure una ’ndrina).
E di conseguenza la società – che ha rischiato il commissariamento anche per le presunte falle nei controlli sulla biglietteria – ha chiuso i rubinetti, privilegiando la fedeltà degli abbonati di lunga data ed eliminando corsie preferenziali. “Il livello di repressione a Milano ha raggiunto picchi inimmaginabili – la dura presa di posizione della Nord –. Eppure, nonostante tutto, ci siamo rimboccati le maniche, cercando in ogni modo di restare vicini alla squadra, con ogni mezzo possibile. Ora, a pochissimi giorni dalla finale di Monaco, ci ritroviamo tutti esclusi, privati della possibilità di entrare allo stadio per sostenere la nostra Inter in una delle sfide più importanti della sua storia. La gestione del ticketing per la finale di Monaco è stata imbarazzante e ha lasciato fuori una marea di interisti che meritavano di esserci. Si è preferito distribuire biglietti a sponsor, amici e agenzie viaggi, dimenticando chi ha seguito questa squadra ovunque, sempre e comunque”.
E ancora: “Ci è stato persino vietato di allestire qualsiasi tipo di coreografia. Un accanimento folle e senza precedenti, che colpisce ragazzi totalmente estranei a qualunque vicenda giudiziaria. Adesso basta. Ci siamo rotti i co****i. Se qualcuno, nei palazzi del potere, si è posto l’obiettivo di eliminare per sempre gli ultras dell’Inter per potersi appuntare una medaglia al petto, sappia che faremo di tutto per impedirglielo”. Alle 18 i tifosi si ritroveranno in viale della Liberazione, sotto la sede del club nerazzurro, per portare la protesta nel cuore della società.