
Max Laudadio con il rivenditore d'auto di Verano Brianza
Verano Brianza (Monza), 6 Maggio 2025 - Dopo essere finita nel mirino della Procura di Monza grazie anche ai servizi trasmessi da Striscia la Notizia per auto pagate ma mai consegnate ai clienti, per la concessionaria Galimberti Auto è arrivata la liquidazione giudiziale.
È stata proprio la magistratura monzese a chiedere il fallimento della rivendita a Verano Brianza denunciata da clienti che sostengono di aver pagato un’auto mai ricevuta. Si parla di anticipi incassati dai titolari per un valore complessivo di quasi 300mila euro, l'importo più basso versato un acconto di 1500 euro, quello più alto di 24.700 euro.
Le segnalazioni
Le segnalazioni erano arrivate anche a Striscia la Notizia e l'inviato Max Laudadio si era recato una prima volta nel salone di via Barzaghi agli inizi del marzo scorso, dove il titolare aveva assicurato che avrebbe risarcito tutte le somme indebitamente percepite. Ma non è successo.
Laudadio era tornato lo scorso 24 marzo ma la situazione non era cambiata. Anzi, nel frattempo ai debiti si sarebbero aggiunti pure i protesti. Nel frattempo sono iniziate ad arrivare le denunce ai carabinieri e i verbali sono stati inviati alla Procura della Repubblica di Monza, che ha aperto un fascicolo penale.
In tribunale
Poi la vicenda è sbarcata alla sezione fallimentare del Tribunale di Monza e il 30 aprile scorso la presidente Caterina Giovanetti ha dichiarato l'apertura della liquidazione giudiziale, affidando la procedura alla giudice Patrizia Fantin e nominando un curatore.
Dell'apertura della liquidazione giudiziale sono stati informati l'Agenzia delle Entrate e la Camera di Commercio. A settembre è stata fissata l'udienza per l'esame dello stato passivo e per il titolare della Galimberti auto scatta l'obbligo di presentare bilanci, scritture contabili e fiscali, libri sociali e dichiarazioni dei redditi. Mentre chi vanta crediti è invitato a presentare domanda di insinuazione alla procedura.
Nel 2017 era stata la volta della storica rivendita Antonini a Varedo, i cui titolari sono stati condannati per truffa e bancarotta fraudolenta.