
Max Laudadio con il rivenditore d'auto di Verano Brianza
Verano Brianza (Monza), 7 aprile 2025 – Altri clienti che hanno pagato un'auto mai consegnata. Un'altra concessionaria in Brianza finisce nel mirino della Procura di Monza e alla ribalta di Striscia la Notizia. Nel 2017 era stata la volta della storica rivendita Antonini a Varedo, i cui titolari sono stati condannati per truffa e bancarotta fraudolenta.
A distanza di sette anni e a pochi chilometri di distanza, sotto la lente dei creditori è finita "Galimberti auto" a Verano Brianza. Sarebbero decine gli acquirenti di vetture che sostengono di essere caduti nella beffa di avere pagato senza ricevere quanto acquistato. L'importo più basso versato per un'auto è un acconto di 1.500 euro, quello più alto di 24.700 euro. Si parla di un valore complessivo di quasi 300mila euro.
Gli inviati di Striscia la Notizia, sulla base delle prime segnalazioni, si erano recati una prima volta nel salone di via Battisti agli inizi del marzo scorso e il titolare aveva assicurato che avrebbe risarcito tutte le somme indebitamente percepite. Ma non è successo. Anzi, nel frattempo ai debiti si sarebbero aggiunti pure i protesti. Nel frattempo sono iniziate ad arrivare le denunce ai carabinieri, che stanno sentendo le presunte vittime. I verbali vengono inviati alla Procura della Repubblica di Monza, che ha aperto un fascicolo penale.
Nel frattempo si è chiusa di recente, al Tribunale di Monza, la vicenda giudiziaria dell’autosalone di Varedo iniziata nel 2019 con l'arresto dei fratelli Giuseppe e Mauro Antonini, eredi dello storico commerciante multimarche di auto, condannati per bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita e per la truffa delle auto che venivano vendute a prezzi di mercato, ma ai clienti veniva proposto di applicare adesivi pubblicitari in cambio di un parziale sconto. Un ragionamento che non faceva una piega e che aveva spinto tante persone – circa 150 – ad acquistare un veicolo all'ex storico concessionario Antonini.
Una volta che il saldo arrivava sui conti correnti della concessionaria, però, i tempi per il ritiro iniziavano ad allungarsi a dismisura, fino allo scontato epilogo del fallimento. Nel frattempo ai clienti che andavano a lamentarsi veniva offerto un bonifico delle somme versate, che però a sua volta non sarebbe mai arrivato. Alcuni avevano ottenuto un finanziamento, continuando a dover pagare invano le rate. A fine gennaio il Tribunale ha assolto gli ultimi cinque imputati per la truffa all’autosalone. Si trattava dell'ultimo filone dell'inchiesta che riguardava i presunti venditori che non hanno scelto di essere processati con riti alternativi ma hanno affrontato il dibattimento.