CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Esami di riparazione, ci siamo. Recupero dei debiti scolastici. Sui banchi il 20% degli studenti

Monza, ragazzi chiamati a colmare i voti insufficienti ricevuti alla termine dello scorso anno. Matematica, fisica, greco e latino le materie che destano maggiore preoccupazione.

Gli studenti monzesi sono impegnati negli esami di riparazione per recuperare i debiti dello scorso anno scolastico

Gli studenti monzesi sono impegnati negli esami di riparazione per recuperare i debiti dello scorso anno scolastico

Ogni anno sono tra il 18 e il 20% gli studenti delle scuole di Monza che vengono rimandati attraverso la formula che prevede una sospensione di giudizio e che richiede, appunto, di recuperare i debiti a settembre (da 1 a 3 materie). Il debito scolastico deve infatti essere recuperato prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, superando gli esami di riparazione. Il 20% degli studenti del liceo scientifico Frisi è impegnato in questi giorni nel recupero dei debiti. Le materie più critiche sono matematica, fisica, ma c’è anche qualche debito in italiano e storia. La matematica è la preoccupazione costante in tutte le scuole, dallo scientifico fino a linguistico, scienze umane e artistico. Al liceo classico Zucchi, si aggira tra l’8 e il 9% il totale dei ragazzi con debito. Le materie che destano più preoccupazione, come spiega la vicepreside Gisella Turazzo, sono greco, latino, matematica. Meno inglese e italiano. "Non vengono dati più di tre debiti - sottolinea la professoressa - e di solito a fine agosto recuperano praticamente tutti". I debiti scolastici costituiscono un problema per gli studenti della scuola superiore: consultando i dati del ministero dell’Istruzione si scopre infatti che ogni anno circa il 40% dei ragazzi deve fare i conti con i debiti. A fronte di questi numeri, il Ministero ha deciso di intervenire per venire incontro allo studente. Per questo motivo, con il Decreto 80 del 3 ottobre 2007 è stato stabilito che ogni scuola deve impegnarsi nel corso dell’anno a offrire ai propri alunni delle proposte didattiche ed educative volte "a far superare agli studenti le insufficienze che rischiano di compromettere il proseguimento dei loro studi". Questo, come fanno notare i dirigenti scolastici, ha ridotto sensibilmente il numero dei debiti da recuperare a fine estate. All’istituto Mapelli di Monza, fra i più variegati della città con i suoi sette indirizzi che spaziano dal liceo delle scienze applicate a quello sportivo e al tecnico agrario, più quattro indirizzi di taglio economico, gli studenti con debito sono stati 348 che su 1.171: rasenta il 30%, mentre anni fa la percentuale si avvicinava al 40%. "Si tratta soprattutto di matematica, inglese, spagnolo e fisica per il liceo. Riguardano soprattutto i ragazzi del biennio, legati ai prerequisiti di accesso - spiega la professoressa Stefania Gauzzoni, vicepreside -. Per Afm e turismo le lingue sono già materie di indirizzo. In terza le lacune di ingresso sono state colmate e alcuni ragazzi riorientati".