SIMONA BALLATORE
Cronaca

L’anno zero del “semestre filtro“. Aiuti per pasti e affitti: ecco i criteri: "Ma se in aula più del 51% di lezioni"

Regione Lombardia vara le indicazioni per gli studenti di Medicina con Isee sotto i 26.526 euro e i fuorisede. Fermi: "Tempi stretti, diamo dritte agli studenti per richiedere le agevolazioni. Atenei in cerca di spazi".

Addio test di Medicina, da settembre parte il semestre filtro. Iscrizioni in corso

Addio test di Medicina, da settembre parte il semestre filtro. Iscrizioni in corso

"Sarà un “anno zero“ per Medicina: la novità introdotta è talmente importante dal punto di vista organizzativo che sarà un anno di sperimentazioni. Porremo correttivi laddove ce ne sarà bisogno, ma acceleriamo con le procedure per permettere anche agli studenti fuorisede di accedere alle borse di studio e alle agevolazioni". Così l’assessore regionale all’Università e alla Ricerca Alessandro Fermi presenta il piano per l’erogazione delle agevolazioni economiche, il primo in Italia a prevedere anche i pionieri del “semestre filtro“, che sono alle prese con le iscrizioni, la scelta delle sedi e del corso alternativo (se non rientreranno nella graduatoria nazionale) e dell’eventuale alloggio.

"Le università per prime stanno facendo i salti mortali per trovare formule, posti e location in grado di garantire a tutti una didattica dignitosa – spiega Fermi –. Le iscrizioni a Medicina si chiudono il 25 luglio, ma nel frattempo si aprono anche i bandi per il diritto allo studio nei diversi atenei: abbiamo deciso quindi di accelerare per dare informazioni utili agli studenti sulla base delle indicazioni ministeriali". Tre le fasce di reddito Isee previste: fino a 13.258 euro, fino a 17.677 e fino a 26.516 euro. In base alla provenienza, gli studenti si dividono tra “in sede“, pendolari (se per il tragitto tra casa e ateneo impiegano tra i 60 e 90 minuti) e fuorisede se i tempi di percorrenza sono superiori ai 90 minuti. Per gli scritti al semestre filtro "è previsto l’accesso ai benefici dei servizi relativi alla ristorazione e all’alloggio, purché tale semestre sia composto da almeno il 51% di attività didattiche in presenza". Per gli studenti fuorisede la quota alloggio "è parametrata rispetto ai mesi di copertura del contratto di locazione onerosa, purché non inferiore a tre mesi", si legge nella delibera. Dopo i sei mesi, chi passa il test e si immatricola (ed è al di sotto dei 26.500 euro di Isee) potrà richiedere la borsa per il diritto allo studio. Viene escluso dalla graduatoria chi, concluso il semestre filtro, si immatricola in un ateneo differente.

Per i fuorisede nella prima fascia di reddito che alloggiano negli studentati, la borsa di studio ammonta a 4.556 euro più alloggio e un pasto giornaliero gratuito; in seconda fascia 3.495 euro più alloggio e pasto; in terza 2.198 euro più alloggio e pasto. Per chi è in affitto in altre strutture pubbliche o private, la borsa per la prima fascia è di 7.316 euro più un pasto; in seconda fascia di 6.255 euro più un pasto e nella terza 4.958 più un pasto. Nel documento varato dalla Giunta lombarda ci sono novità anche sugli importi delle borse: "Sono state disposte risorse aggiuntive per l’adeguamento Istat, necessario visti i corsi della vita a Milano e non solo – conclude Fermi –. L’adeguamento è dello 0,8% e a noi “cuba“ due milioni di euro. Lo scorso anno, anche grazie al Pnrr, siamo riusciti a garantire la copertura totale delle borse di studio e a diminuire la quota messa in campo dagli atenei. Per il 2026 sarà più complicato, ma cercheremo di farcela".