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Dieci anni e ancora nessuna scuola. Lo scandalo della primaria infinita

Di certo non sarà questo l’anno buono per la nuova scuola Anna Frank, ma ora sorgono dubbi anche sulla possibilità...

Antonio Romeo, sindaco di Limbiate

Antonio Romeo, sindaco di Limbiate

Di certo non sarà questo l’anno buono per la nuova scuola Anna Frank, ma ora sorgono dubbi anche sulla possibilità che possa esserlo il prossimo. La stazione appaltante della Provincia di Monza e Brianza infatti ha annullato in autotutela l’affidamento dei lavori di costruzione alla società della provincia di Napoli che si era aggiudicata la gara. Una gara promossa per riprendere il cantiere abbandonato e “liberato“ dopo il contenzioso tra il Comune e la precedente società appaltatrice. Dieci anni non bastano per fare una nuova scuola, o meglio, per rimettere una scuola, certamente più sicura e salubre, dove già ce n’era una. Quella della scuola Anna Frank è la storia di un progetto nato male e proseguito peggio, con tanti errori ma nessun colpevole e con l’unico risultato certo di avere costretto i bambini di due interi cicli scolastici a una sorta di “nomadismo didattico“, abbandonando il proprio quartiere per fare lezione. Oltretutto, da qualche anno, con la beffa dello scheletro dell’ennesima opera incompiuta a ricordare che lì, in via Torino, c’era e ci dovrebbe essere ancora una scuola primaria. L’idea di fare la scuola nuova risale addirittura al 2007 e fu rilanciata in Consiglio comunale nel 2008. In realtà solo a giugno del 2015 si arrivò alla chiusura della vecchia scuola, con conseguente trasloco dei bambini del quartiere Risorgimento in altri quartieri della città per seguire le lezioni. Ma i lavori partirono con quasi due anni di ritardo. Poi ci furono problemi tecnici legati alla bonifica, poi venne il Covid, poi i maggiori costi dei materiali, infine la rinuncia della prima azienda incaricata. Quindi l’autorizzazione a bandire una nuova gara e il nuovo affidamento, oggi revocato. Ancora tutto fermo, tutto in alto mare, dopo 10 anni.

Il Comune di Limbiate, con una determina, non ha potuto fare altro che prendere atto della decisione della Stazione appaltante, il che significa che l‘appalto, del valore di oltre 5 milioni di euro, dovrà essere nuovamente aggiudicato. Il Movimento 5 stelle incalza: "La revoca arriva a seguito del ricorso fatto da un altro operatore economico, il quale contestava la mancanza dei requisiti necessari per l’aggiudicazione. La domanda sorge spontanea: se l’altro operatore economico non avesse fatto ricorso e non sarebbero quindi scattati tutti i controlli del caso, ci saremmo trovati ad avere un’impresa che non avrebbe avuto i requisiti necessari per completare la scuola Anna Frank? Forse qualcosa andrebbe perfezionato" ha commentato il consigliere pentastellato Mario De Giorgio.

Gabriele Bassani