CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Scuola di via Diaz chiusa bocciate le alternative: "Serve una soluzione"

Scuola di via Diaz chiusa: comitati genitori sul piede di guerra contro le ipotesi di riorganizzazione. A Nerviano monta...

Scuola di via Diaz chiusa: comitati genitori sul piede di guerra contro le ipotesi di riorganizzazione. A Nerviano monta...

Scuola di via Diaz chiusa: comitati genitori sul piede di guerra contro le ipotesi di riorganizzazione. A Nerviano monta...

Scuola di via Diaz chiusa: comitati genitori sul piede di guerra contro le ipotesi di riorganizzazione. A Nerviano monta la protesta per le ipotesi di riorganizzazione scolastica legate alla chiusura della scuola di via Diaz, dichiarata inagibile per problemi strutturali. I Comitati genitori di Sant’Ilario e Garbatola e i rappresentanti delle scuole dell’infanzia Gianni Rodari e Bruno Munari hanno indirizzato una lettera aperta all’amministrazione comunale e alla dirigenza scolastica, esprimendo forti preoccupazioni e chiedendo soluzioni alternative che tutelino alunni, famiglie e comunità locali. I comitati contestano le due opzioni presentate nei giorni scorsi da sindaca e dirigente scolastica per il prossimo anno scolastico, evidenziando criticità su più fronti: viabilità, costi a carico delle famiglie, perdita di spazi educativi e ricadute sulla vita sociale del territorio. "Ogni età ha diritto a una scuola – scrivono i genitori –. Occorre trovare una soluzione, anche temporanea, per ospitare gli studenti della scuola di via Diaz. Che si tratti di moduli provvisori in attesa della bonifica della scuola di via dei Boschi, o di strutture da smantellare a ristrutturazione conclusa, serve comunque un ambiente dignitoso, accogliente e adatto a dei ragazzi che si affacciano alla scuola secondaria".

Un altro punto critico è il diritto delle famiglie a mantenere l’iscrizione nel plesso scelto: secondo i comitati, le scelte recenti sulla distribuzione degli alunni rischiano di minare il principio sancito dalla normativa scolastica. Viene inoltre sottolineato che, fino a pochi anni fa, l’indicazione del plesso era parte integrante dell’iscrizione, soprattutto per sostenere la continuità di scuole come la primaria Ada Negri. I genitori lanciano poi l’allarme su quella che definiscono una possibile "didattica orfana": la saturazione degli spazi scolastici comporterebbe, a loro avviso, la scomparsa di laboratori, aule tematiche, biblioteche, attività sportive e inclusive. Anche le ricadute economiche sono finite nel mirino della protesta: il trasporto pubblico, secondo quanto emerso, non verrebbe coperto dal Comune e resterebbe a carico delle famiglie.

Inoltre, l’impatto sulla viabilità e sull’ambiente preoccupa fortemente i residenti delle frazioni, in particolare Sant’Ilario e Garbatola. "Spostare 11 classi a Sant’Ilario significherebbe congestionare le vie limitrofe, moltiplicando tempi di percorrenza e inquinamento, già aggravati dalle modifiche alla viabilità di Lainate. E lo stesso accadrebbe a Garbatola, se si decidesse di riempire ogni aula disponibile".

Christian Sormani